Ponte Morandi, Di Maio e Salvini: revoca concessione e 150 mln di multa”

    I due vice premier in coro, prima Luigi Di Maio e poi Matteo Salvini, annunciano l’intenzione di revocare la concessione ad Autostrade per l’Italia. Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli chiede le dimissioni dei vertici e valuta la possibilità di trasferire la gestione della A10 all’Anas. Il giorno dopo il crollo del Ponte Morandi porta una dichiarazione di guerra senza precedenti alla holding Atlantia che gestisce la rete autostradale italiana. E con l’annuncio che alla Prefettura di Genova, presenterà il premier Giuseppe Conte, si terrà uno straordinario Consiglio dei Ministri per approvare lo stato di emergenza con un decreto-Genova. Nel frattempo, sulla tragedia c’è un diffuso scambio di accuse di saccheggio. “Non vivi a palazzo Chigi per fare gli sciacalli, come sfortunatamente si fa sulla tragedia di Genova,” tuona il senatore Pd Andrea Marcucci tuona contro Di Maio, mentre Beppe Grillo manda un “vibrafono a mille decibel agli sciacalli” e chiede una rassegna generale “delle principali opere pubbliche”. Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria (riprendendo quanto già affermato ieri dal proprietario del Viminale in un attacco all’Europa), ribadisce la “necessità di un grande piano di investimenti pubblici nelle infrastrutture, priorità dell’attuale governo per il quale ci sarà essere vincoli di budget “. Da Bruxelles la risposta arriva sotto forma di una nota della Commissione europea che non vuole entrare in “uno scambio politico di accuse”, ma sottolinea che “l’Italia è uno dei principali beneficiari della flessibilità all’interno del patto di stabilità e crescita” , che “ha permesso all’Italia di investire e spendere molto di più negli ultimi anni”. L’esecutivo dell’UE ricorda che per il nostro paese “sono stati stanziati 2,5 miliardi di euro nel 2014-2020 in fondi strutturali e di investimento europei per infrastrutture di rete, come strade o ferrovie”. E lo scorso aprile la Commissione ha approvato un piano di investimenti per le autostrade italiane, che “consentirà di portare avanti circa 8,5 miliardi di euro di investimenti, anche in Liguria”. Lo stock di Atlantia è sceso di ieri del 5,3%, perdendo 1,1 miliardi di capitalizzazione. Subito dopo i primi attacchi dei ministri Di Maio, Salvini e Toninelli, sui social network, e in particolare su Twitter, è iniziato un linciaggio mediatico contro la famiglia Benetton che controlla Autostrade per l’Italia attraverso Atlantia. Anche il fotografo Oliviero Toscani è stato preso di mira. Ieri Stefano Marigliani, direttore di Autostrade del Tronco Genovese, aveva dichiarato che “non c’erano segni di pericolo” e che “erano in corso lavori di manutenzione ordinaria”. Il 3 maggio la Società Autostrade ha pubblicato un bando di gara con procedura di gara “ristretta” per realizzare – un costo di poco più di 20 milioni – “interventi di riqualificazione strutturale” sul ponte di Morandi.