(Adnkronos) – “Non esistono due Italie. È sbagliato dire che se non cresce il Nord, non cresce il Paese. Non ho mai trovato un Ministro dei trasporti così vicino alla Sicilia. Il Ponte sullo Stretto è una soluzione coraggiosa e la lungaggine dei tempi è nemica della realizzazione del progetto. Siamo alla vigilia di una nuova era, quella dell’assunzione delle responsabilità. La Regione si assume la responsabilità di quest’opera, così come lo farà il governo”. Lo ha detto Renato Schifani intervenendo all’ultima sessione di “Il Ponte sullo Stretto, una sfida necessaria”, l’evento di Fondazione Magna Grecia e Fondazione Sicilia, in corso al Teatro Massimo di Palermo.
“Voglio porre l’attenzione del mio Governo non solo sul ponte, ma anche sul piano complessivo delle infrastrutture della regione. Ci sono situazioni disastrose e dove la Sicilia è stata trattata male. Desidero un cronoprogramma, desidero che gli impegni presi vengano rispettati e nei giusti tempi”. Così il Presidente della Regione Siciliana.
“Quello che mi preoccupa non è la copertura finanziaria, quanto i tempi della realizzazione dell’opera. L’80% degli appalti pubblici regionali sono in ritardo, si vedano i lavori interminabili nel Castello Utveggio di Palermo. È evidente che qualcosa non funziona, è evidente che occorre denunciare ciò che non va. Il Ponte sullo Stretto è un grande stimolo per la Sicilia e la Calabria, e non deve assolutamente diventare una cattedrale nel deserto. Ad oggi la Sicilia paga ancora il prezzo più alto. Dobbiamo rompere un sistema che ha danneggiato la nostra isola” conclude Schifani.