Allalba di questa mattinata i Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno dato esecuzione a 26 misure cautelari, tra ordini di custodia cautelare, arresti domiciliari, obblighi di dimora e di presentazione alla p.g., disposte dal Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a conclusione delloperazione denominata Dune Selvagge. Loperazione odierna costituisce lesito di una complessa e prolungata attività di indagine che ha avuto origine nel dicembre 2010 a seguito dellarresto di due giovani pusher in Torvaianica ed ha permesso ai militari di ricostruire i collegamenti tra diversi gruppi di spacciatori interconnessi tra loro ed operanti tra Roma ed il litorale. Durante la prima fase dellattività di indagine, durata da settembre 2011 a marzo 2012, i carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato 21 persone, appartenenti ai vari gruppi criminali multietnici coinvolti (albanesi, nordafricani, polacchi e italiani) e di documentare un circuito di spaccio che interessava tutto il litorale da Anzio a Roma – Tor Vergata, passando per Pomezia e Torvaianica. Nel corso dellattività di indagine sono stati recuperati oltre 20 chili di sostanza stupefacente tra hashish, marijuana, cocaina ed eroina, nonché una pistola con matricola abrasa e denaro contante provento dellattività di spaccio. Sono inoltre stati segnalati alla Prefettura di Roma oltre nr. 150 assuntori di sostanze stupefacenti. Durante lattività investigativa i militari sono riusciti a disarticolare diversi agguerriti gruppi criminali, alcuni dei quali resi coesi da legami familiari, operanti nelle zone di Pomezia a ridosso della Pontina (via Fellini), sul lungomare di Torvaianica ed in località Campo Ascolano, i quali avevano messo su una fiorente attività di spaccio, giovandosi, per ostacolare i militari nellattività di contrasto, dellimpiego di vedette e di utenze cellulari intestate a soggetti fittizi, effettuando le cessioni su spiaggia ed in posti di volta in volta diversi e sotterrando lo stupefacente allinterno della fitta boscaglia della pineta di Campo Ascolano. Uno dei principali punti di spaccio dei gruppi criminali era rappresentato dalle dune di Capocotta, ove il cliente, dopo numerosi contatti telefonici veniva agganciato da collaboratori dello spacciatore, i quali lo indirizzavano dapprima verso un soggetto addetto a ritirare il corrispettivo in denaro della dose, quindi da questultimo il cliente veniva inviato presso una duna ove stazionava un altro soggetto addetto alla consegna materiale dello stupefacente, nascosto in sacchetti tra la vegetazione delle dune ed in alcuni casi sotto la sabbia. Tale procedura articolata e frazionata di cessione in luoghi aperti ed impervi era adottata dagli spacciatori, per cercare, in caso di intervento dei carabinieri, di salvare di volta in volta lo stupefacente o il danaro. Nel corso delle indagini si è inoltre accertato che gli spacciatori al dettaglio che operavano sulla spiaggia di Capocotta venivano riforniti, diverse volte al giorno, attraverso la retrostante pineta di Campo Ascolano, ove stazionavano altri elementi che disponevano di quantitativi superiori i quali preparavano le dosi e raccoglievano i proventi dello spaccio in spiaggia. Nel corso di due interventi dei carabinieri allinterno della pineta di Campo Ascolano sono stati sequestrati circa dieci chili di sostanze stupefacenti di vario tipo e decine di migliaia di euro in contanti. Nel corso delle perquisizioni odierne, che hanno visto impegnati circa 150 carabinieri, 2 unità cinofile e un elicottero, sono state arrestate, in flagranza di reato altre 6persone e sono stati sequestrati altri 12 kg di hashish, 2 chili di marijuana e 50 g circa di cocaina. I soggetti colpiti da ordinanza di custodia cautelare in carcere sono stati associati presso il carcere di Velletri a disposizione dellAutorità Giudiziaria.