Dopo i tre nuovi casi di positivo al coronavirus che fanno riferimento al territorio di Pomezia e, almeno in un caso, ad Ardea e in particolar modo a soggetti che si sono presentati e sono stati presi in ‘cura’ dalla clinica Sant’Anna di Pomezia stessa, le autorità hanno deciso di fermare l’accettazione all’interno del centro medico pometino.
Dunque a Pomezia, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus è stata sospesa l’accettazione al Pronto Soccorso della clinica Sant’Anna e la decisione, ovvio, presa a scopo precauzionale, è stata ufficializzata da pochi minuti.
È stata chiusa a titolo precauzionale l’accettazione al Pronto Soccorso della Casa di Cura Sant’Anna di Pomezia per permettere la gestione dei casi positivi al COVID19, di cui in particolare vi è un caso per cui è in corso la valutazione per l’eventuale invio allo status di sorveglianza domiciliare.
“In continuo contatto con la asl roma 6. Verranno dati nuovi aggiornamenti. I cittadini possono usufruire del Pronto Poccorso del nuovo Ospedale dei Castelli e agli Ospedali riuniti di Anzio e Nettuno”, informa in una nota il Ministero della Salute – Regione Lazio ASL ROMA 6.
aggiornamento ore 7,31
Del resto nel tardo pomeriggio di ieri si erano diffuse le voci, poi confermate con i crismi della ufficialità, relativi alla presenza di ben tre nuovi casi di positivo al coronavirus a Pomezia.
E mentre l’indagine epidemiologica per identificare i link di contatto con il contagio, si diffondevano le prime notizie circa l’identità dei soggetti: uno studente del liceo Pascal, compagno di classe del primo studente positivo e figlio del poliziotto considerato il paziente ‘uno’ di Pomezia, e di due persone ricoverate presso la Clinica Sant’Anna di Pomezia.
In particolare pare trattarsi di una signora 90enne di Ardea, che a quanto pare vive sola ma avrebbe avuto dei contatti con i soggetti già precedentemente trovati positivi, e un uomo 51enne in buone condizioni. Su cui sono in corso le indagini.
Aggiornamento ore 9,21