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Pomezia ‘a rischio’ –  Ferrara e Padula (M5S): “A Campo Jemini rischio ambientale e sanitario, presentata un’istanza in Città Metropolitana”

A Pomezia si vuole realizzare un impianto fotovoltaico in una zona paesaggistica, a poca distanza dalle abitazioni e con il rischio di fuoriuscite di gas dal sottosuolo. Un’azienda privata ha infatti ottenuto il nulla osta dalla Città metropolitana di Roma per installare una distesa di pannelli solari in località Campo Jemini, nonostante il Comune di Pomezia abbia espresso parere negativo e i Comitati di Quartiere non siano stati informati. Lo stesso Comune, dopo il parere iniziale, non si è dimostrato in grado di dare risposte concrete ai suoi cittadini.

Tra le criticità di Campo Jemini c’è la presenza di una zona umida di rilevanza ambientale, che verrebbe distrutta, e il fatto che il Pometino è ricco di gas radon nel sottosuolo, le cui emanazioni comportano un serio rischio per la salute. Basti pensare che la vicina Marino ha bloccato un progetto analogo proprio per il pericoloso aumento delle emissioni di radon. L’impianto sorgerebbe poi a ridosso delle abitazioni, il che preoccupa i cittadini anche per la generazione di ulteriori campi elettromagnetici, oltre quelli già esistenti per i tralicci dell’alta tensione.

Come M5S abbiamo presentato sia un’istanza urgente a risposta scritta al Consiglio Metropolitano di Roma Capitale, sia un’interrogazione al Comune di Pomezia, per fare subito chiarezza su quella che rischia di essere una catastrofe ambientale e sanitaria”.

Così in una nota Paolo Ferrara, consigliere della Città Metropolitana di Roma Capitale, e Stefania Padula, capogruppo M5S al Comune di Pomezia.

Max

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Max Tamanti