Dello spaventoso rogo avvenuto ieri presso un deposito di materiale plastico e cartaceo sulla Pontina vecchia allaltezza di Pomezia – stamane rimane un magma nero e fumante. Ma tenere banco da ore, è la conseguenza in termini di impatto ambientale, che il rogo potrebbe aver provocato, dopo lallarme lanciato ieri circa la tossicità dei fumi sparsi nellaria. Oggi più di ieri infatti cè grande apprensione nei circa 21 comuni interessati dalla nube, oltre che dalla periferia a sud della Capitale. Dal canto suo il Raggi, non prendendo alla leggera il presunto per ora – allarme ambiente nellarea sud, ha invitato ai cittadini a tenere chiuse le finestre delle loro abitazioni. A rendere ancora più inquietante lallarme diossina ieri, la Asl Roma 6, che oltre al rogo di plastica e carta, è fortemente preoccupata dalla combustione dellecoperture incementoamianto sui capannonidell’impianto arso. Tuttavia sarà a giorni il responso dellArpa impegnata a monitorare la qualità di aria, acqua e terreni – a chiarire bene le conseguenze dellincendio.
M.