“Leggo con stupore le dichiarazioni con cui l’assessore Catarci, per coprire l’evidente vuoto cosmico delle sue politiche in tema di polizia locale, non si limita al legittimo confronto con l’opposizione ma si spinge ad attaccare frontamente un libero cittadino come l’ex comandante Di Maggio che, in virtù della sua enorme esperienza, ha espresso una sua legittima opinione sull’attuale stato in cui versa il Corpo di Roma Capitale.
Rammento a Catarci che il comandante Di Maggio ha servito Roma Capitale, con ruoli di assoluto rilievo e con risultati più che apprezzabili, sindaci di vario colore politico quali Veltroni, Rutelli, Alemanno e Marino, oltre che Raggi e, può quindi vantare un’esperienza tale da porlo come profondo conoscitore del tema trattato.
L’attacco dell’attuale Assessore al Personale appare un evidente segnale di nervosismo dettato dalle sempre crescenti difficoltà in tema di polizia locale – e, più in generale, sul fronte Personale – cui la Giunta Gualtieri non riesce a porre rimedio.
Piuttosto che denigrare l’operato della precedente Amministrazione, Catarci prenda atto delle criticità evidenziate e argomenti, in modo puntuale, su tutte le osservazioni di carattere tecnico e organizzativo che il comandante Di Maggio ha sollevato in un’intervista che, evidentemente, ha messo il sale su qualche ferita.
Si ricordi, inoltre, che la precedente Giunta Raggi ha operato 6000 assunzioni – di cui oltre 1500 riguardanti il Corpo di Polizia Locale – e, soprattutto, non ha generato il caos sindacale che invece si sta creando in queste giornate di discussione sul contratto decentrato, in particolar modo sul tema delle progressioni di carriera che, a detta di importanti sigle sindacali, paiono essere ispirate a criteri che non premiano l’oggettività della selezione“.
Lo dichiara, in una nota, l’ex assessore al Personale e capogruppo capitolino della Lista Civica Raggi Antonio De Santis.
Max