(Adnkronos) – Perdita o diminuzione del senso dell’olfatto e del gusto, mal di testa e rinorrea, ovvero il fastidioso ‘naso che cola’. Sono solo alcuni dei sintomi della poliposi nasale, malattia infiammatoria cronica che colpisce dal 2 al 4% degli adulti nel mondo e determina, in molti casi, un impatto pesante sulla vita del paziente, a causa dei disturbi correlati e della sua ricorrenza. La patologia comporta lo sviluppo di escrescenze benigne all’interno del rivestimento delle cavità nasali, solitamente a seguito di un’infiammazione di lungo periodo, che può essere collegata ad allergie o a infezioni. In molti pazienti, questa condizione è associata ad altre malattie, come l’asma. Tuttavia, si conferma una patologia difficile da diagnosticare a causa dei sintomi ‘aspecifici’. E’ quanto riporta un articolo pubblicato sul sito di Alleati per la Salute (www.alleatiperlasalute.it), il portale dedicato all’informazione medico-scientifica realizzato da Novartis.
A differenza di come accade con un normale raffreddore stagionale, questi disturbi sono determinati da una malattia cronica e il paziente deve quindi conviverci per tutta la vita. Anche se i trattamenti della patologia si sono evoluti e permettono una migliore gestione dei sintomi, l’impatto sulla quotidianità rimane pesante e condiziona l’esistenza sotto diversi aspetti. Basti pensare alla forte riduzione o addirittura alla perdita del senso dell’olfatto, fenomeno che influenza negativamente la vita di tutti i giorni. I pazienti si sentono infatti privati dal piacere del mangiare e del bere e prigionieri di un’esistenza a metà, spesso caratterizzata anche da perdita di memoria olfattiva. Inoltre, l’annullamento del piacere del mangiare e bere determina in chi soffre di poliposi nasale la rinuncia a tante occasioni di socialità, come una cena fuori con gli amici.
Un naso che gocciola continuamente suscita di frequente senso di disagio e di imbarazzo nel paziente. La congestione nasale causa spesso anche difficoltà di respirazione che, a sua volta, non permette di dormire bene. La sofferenza fisica, in questo circolo vizioso di riproposizione dei sintomi, va quindi a influenzare la qualità della vita e a generare forme di sofferenza emotiva.
La cronicità – si legge nell’articolo – è uno dei lati più complessi da affrontare, perché determina un grande senso di frustrazione dovuto al frequente alternarsi di presenza di sintomi, ricorso ai trattamenti, sollievo momentaneo e ricomparsa dei sintomi.
Un altro aspetto da sottolineare riguarda il difficile percorso diagnostico che in molti casi i pazienti di poliposi nasale sono costretti ad affrontare, a causa della scarsa specificità dei sintomi. Dover aspettare tanto tempo prima di ottenere una diagnosi corretta, fra consulti medici ed esami, aumenta il senso di frustrazione, oltre a posticipare l’individuazione e la somministrazione di una terapia adeguata. Nonostante le terapie farmacologiche e chirurgiche, i polipi nasali tendono infatti a ripresentarsi, generando forme di ansia e di depressione.
L’articolo completo è disponibile al link https://www.alleatiperlasalute.it/whatsapp-con-il-medico/poliposi-nasale-impatto-sulla-vita-del-paziente.