Sei mesi dopo l’ultima vittoria in trasferta in campionato, la Roma di Mourinho torna finalmente a casa coi tre punti grazie al poker di reti inflitto al derelitto Cagliari di Claudio Ranieri.
La migliore esibizione stagionale dei giallorossi è figlia di una squadra finalmente logica e compatta esaltata dalle prodezze del solito Lukaku (5 reti in 6 gare di campionato, solo un certo Batistuta fece meglio di lui come media realizzativa).
Con Karsdorp sulla fascia destra (a dispetto della punizione inflittagli da Mourinho lo scorso anno è sempre lui il migliore in quella posizione) e Bove, dinamico ed ispirato a centrocampo ecco una squadra meglio organizzata e almeno capace di qualche movimento senza palla.
E’ bastato un minuto, quello tra il 19° e il 20° a mettere in ghiaccio una gara mai esistita. Un uno-due micidiale firmato dal
ritrovato Aouar (un altro che deve essere impiegato più vicino alla porta avversaria per intuizioni e tiro) e da una splendida azione al quale il petto di Lukaku ha messo il timbro.
Poi belle giocate, un Belotti in grande spolvero (bellissimo il suo goal) e l’impressione di una squadra che si fosse finalmente liberata. E se il famoso articolo del Corriere dello Sport scritto alla vigilia del match e nel quale si annunciava l’esonero di Mourinho in caso di sconfitta in Sardegna avesse influito positivamente sull’umore della squadra e del suo allenatore? Quel che è certo è che i giallorossi arrivano alla seconda sosta del campionato al decimo posto e con due vittorie consecutive che hanno almeno avuto il potere di rianimare- letteralmente- una squadra senz’anima e prospettive.
Il capitolo Dybala è a parte. L’uscita in lacrime al 38’ del pt del campione argentino fotografa ancora una volta l’assoluta fragilità di un giocatore costretto da anni a convivere con gli infortuni. Stavolta c’è di mezzo il ginocchio (si teme per un interessamento dei legamenti, più probabile il collaterale dei crociati) e ci sarebbe da mettere la firma per un mese di stop. Ennesima tegola alla quale Mourinho dovrà supplire insistendo col modulo fantasia (un trequartista dietro due punte) e una ritrovata condizione atletica favorita dalla sosta del torneo.
Rui Patricio 6, Mancini 6, Cristante 6, Ndicka 6, Karsdorp 6,5 (dal 68’ Kristensen 5,5), Bove 6,5, Paredes 6,5 (dal 79’ Celik ng), Aouar 6,5 (dal 68’ Pagano 6), Spinazzola 6,5, Dybala 6 (dal 38’ Belotti 7), Lukaku 7.
All. Mourinho 6,5
Claudio Fontanini