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    Pnrr, Serafini (Snals Confsal): “Politiche di bilancio essenziali per l’efficacia e per il valore aggiunto della scuola’

    (Adnkronos) – “Le politiche di bilancio saranno essenziali per rendere efficaci gli investimenti del Pnrr, per dare valore aggiunto alla qualità della scuola, della formazione accademica e artistica, alla competitività della ricerca per poi capire come ne uscirà il nostro Paese dopo il 2026 e su come sarà migliorata l’Italia in termini di ripresa e di sviluppo”. Lo ha detto il Elvira Serafini, segretaria generale di Snals-Confsal, al seminario dello stesso sindacato sul tema “Il Pnrr per l’Istruzione e la Ricerca: idee, progetti, processi, fatti, risultati. Il punto della situazione e prospettive”.  

    “Proprio perché ci siamo sempre battuti per imprimere una svolta alle politiche dell’istruzione e della ricerca, sappiamo bene che i problemi cui ci troviamo di fronte sono di lunga data e certo non commettiamo l’errore di non distinguere pregresse decisioni sbagliate o scelte non assunte. – ha sottolineato nel suo discorso Serafini – siamo in un periodo molto complesso, con eventi inediti alle spalle e di cui ancora soffriamo le conseguenze, fatti internazionali inaspettati, anche’essi non riconducibili al nostro contesto sociale”.  

    “Sentiamo doveroso l’impegno a trovare strade per unire le nostre forze, lo abbiamo sempre fatto come Snals-Confsal, ora però proprio per le sfide che il paese ha davanti, di fronte alle proposte e agli intenti dichiarati, chiediamo che a tutto ciò si faccia fronte con metodo rinnovato e con corrette relazioni sindacali. – ha sottolineato Serafini – Il periodo cruciale che stiamo attraversando richiede la massima responsabilità collettiva ma anche trasparenza e la più ampia partecipazione. E le relazioni sindacali, luogo in cui trovano rappresentanza le istanze e le rivendicazioni del personale e i reali problemi delle istituzioni che se non trovano risposte adeguate non sono in grado di svolgere le loro funzioni”.  

    “Sarebbe una grave responsabilità non utilizzare totalmente e bene, dopo anni di disinvestimenti, i 31 mld circa di euro a disposizione, di cui 19,44 mld per il potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione, dagli asili nido all’università, e quelli dedicati al potenziamento della ricerca e della sua continuità con il tessuto economico. – ha evidenziato ancora Serafini – Lo dobbiamo alla Next Generation Eu, alla quale il Pnrr è principalmente destinato , sia direttamente che indirettamente. Il mancato successo significherebbe rendere proprio i giovani ancora meno attrezzati di fronte al cambiamento e alle varie transazioni e dunque più fragili, e per di più caricati di un maggior debito”.