“Sul concorso per l’assunzione dei tecnici per la gestione del PNRR registriamo scarsa trasparenza da parte di Roma Capitale e Città Metropolitana, peraltro sotto l’egida dello stesso Sindaco che governa entrambi gli enti.
Secondo l’accordo di collaborazione firmato da Campidoglio e Palazzo Valentini, il Comune di Roma attinge, da un elenco di idonei stilato in ordine alfabetico da Città Metropolitana – il quale, peraltro, non riporta i voti conseguiti da ciascun candidato -, un contingente di personale sulla base di un ‘eventuale’ colloquio.
Una procedura alquanto arzigogolata, resa ancora più strana dall’incoerenza tra la delibera di Giunta Capitolina – la n.108/2022 –, che disponeva l’assunzione a tempo determinato di tali idonei con i fondi del PNRR, e la recente chiamata dello stesso Comune di Roma che, invece, prevede il reclutamento a tempo indeterminato degli stessi aspiranti.
Per non parlare della decisione dell’Amministrazione capitolina di non comunicare preventivamente la volontà di assumere solo candidati che abbiano maturato almeno 10 anni di iscrizione negli Albi professionali degli ingegneri o degli architetti, facendo così perdere tempo a coloro che non possedevano questo requisito al momento della partecipazione al concorso.
Insomma, un modo di procedere che, per quanto verosimilmente legittimo sotto il profilo amministrativo, non esalta ceramente il criterio principe di ogni selezione pubblica, vale a dire quello della trasparenza, dando vita a un problema di ordine politico rispetto all’idea di concorso pubblico che dovrebbe incentivare alla partecipazione i tanti giovani pronti a mettersi in gioco e non scoraggiarli con procedure di questo tipo“.
Lo dichiara, in una nota, il capogruppo capitolino della Lista Civica Raggi Antonio De Santis.
Max