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Pnrr, Draghi: “Nel complesso potremo disporre di circa 248 miliardi di euro, più ulteriori 13”

Come riferito, nel pomeriggio il premier Draghi a illustrato davanti ai parlamentari il Pnrr, licenziato dal Consiglio dei Ministri.

Pnrr, Draghi: “Nel complesso potremo disporre di circa 248 miliardi di euro, più ulteriori 13”

Entrando quindi nel vivo’ del progetto, il presidente del Consiglio ha tenuto a sottolineare che “nel complesso potremo disporre di circa 248 miliardi di euro. A tali risorse, si aggiungono poi quelle rese disponibili dal programma REACT-EU che, come previsto dalla normativa Ue, vengono spese negli anni 2021-2023. Si tratta di altri fondi per ulteriori 13 miliardi”.

Pnrr, Draghi: “A partire dalla pandemia, il piano si prefigge tre obbiettivi principali”

Nello specifico, ha poi aggiunto, il Pnrr “ha tre obiettivi principali. Il primo, con un orizzonte temporale ravvicinato, risiede nel riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica. La pandemia ci ha colpito più dei nostri vicini europei. Abbiamo raggiunto il numero di quasi 120.000 morti per il Covid-19, a cui si aggiungono i tanti mai registrati. Nel 2020 il PIL è caduto dell’8,9 per cento, l’occupazione è scesa del 2,8 per cento, ma il crollo delle ore lavorate è stato dell’11 per cento, il che dà la misura della gravità della crisi. I giovani e le donne hanno sofferto un calo di occupazione molto superiore alla media, particolarmente nel caso dei giovani nella fascia di età 15-24 anni. Le misure di sostegno all’occupazione e ai redditi dei lavoratori hanno notevolmente attutito l’impatto sociale della pandemia. Tuttavia, l’impatto si è sentito soprattutto sulle fasce più deboli della popolazione“.

Pnrr, Draghi: “Ad essere particolarmente colpiti sono stati donne, giovani ed il Mezzogiorno”

Di conseguenza, ha continuato, ”Tra il 2005 e il 2019, il numero di persone sotto la soglia di povertà assoluta è salito dal 3,3 al 7,7 per cento, per poi aumentare fino al 9,4 per cento nel 2020. Ancora una volta ad essere particolarmente colpiti sono stati donne e giovani e ancora una volta soprattutto nel Mezzogiorno“.

Pnrr, Draghi: “Affrontiamo debolezze che affliggono la nostra economia e la nostra società”

Ma non solo, il capo dell’esecutivo ha anche spiegato che “con una prospettiva più di medio-lungo termine, il Piano affronta alcune debolezze che affliggono la nostra economia e la nostra società da decenni: i perduranti divari territoriali, le disparità di genere, la debole crescita della produttività e il basso investimento in capitale umano e fisico. Infine, le risorse del Piano contribuiscono a dare impulso a una compiuta transizione ecologica“.

Pnrr, Draghi: “Il Piano è articolato in progetti di investimento e di riforme”

E’ bene quindi tenere a amente che “il Piano è articolato in progetti di investimento e riforme. L’accento sulle riforme è fondamentale. Queste – ha osservato il premier –  non solo consentono di dare efficacia e rapida attuazione agli stessi investimenti, ma anche di superare le debolezze strutturali che hanno per lungo tempo rallentato la crescita e determinato livelli occupazionali insoddisfacenti, soprattutto per i giovani e le donne. Le riforme e gli investimenti sono corredati da obiettivi quantitativi e traguardi intermedi e sono organizzate in sei Missioni”.

Max