PMI, DE ANGELIS (PD): BANDA LARGA E FORMAZIONE PER TORNARE AD INNOVARE IN EUROPA

    “La tenuta e il rilancio competitivo del nostro tessuto imprenditoriale passa necessariamente per il rafforzamento delle politiche europee a favore dell’innovazione”. Lo dichiara, in una nota, Francesco De Angelis, eurodeputato uscente del Pd e candidato nella circoscrizione Italia centrale.
    “Se questo ultimo scorcio di legislatura europea si è chiuso con la revisione degli obiettivi dell’Agenda Digitale per il rilancio degli investimenti in banda larga e ultra-larga – aggiunge – con la prossima legislatura la sfida è duplice: da una parte monitorare e incalzare gli Stati membri sull’attuazione degli obiettivi e l’utilizzo delle risorse; dall’altra, rimodulare le priorità di investimento dei fondi europei, in particolare del Fondo Sociale Europeo, al fine di introdurre una linea di finanziamento specifica per la formazione informatica del personale nelle aziende. Le risorse dell’FSE possono giocare un ruolo fondamentale per completare l’offerta di formazione in competenze informatiche, in sinergia con i fondi a erogazione diretta messi a disposizione dal Programma per la Competitiva delle Pmi, il cosiddetto Cosme. Le Pmi e industrie italiane ci chiedono infrastrutture e formazione, ma anche servizi di networking e architetture informatiche open source. Sui servizi, gli sportelli Europe Enterprise Network sul territorio europeo e italiano sono un primo, timido inizio: offrono supporto alla progettazione europea ed alla ricerca di partenariati europei solidi e convincenti, ma sono ancora poco noti e scarsamente sfruttati. Sulla neutralità della rete, cioè sulla possibilità per le imprese (e i privati) di usufruire di servizi online che non vincolano a surrettizi contratti commerciali con terzi, o alla condivisione obbligatoria di informazioni sensibili, tutto dipenderà dalla capacità delle forze socialiste, socialdemocratiche e democratiche europee di vincere il prossimo 25 maggio sulle forze di centro-destra e di destra. Vogliamo cambiare verso all’Europa anche in questo settore: sostegno vero alle imprese per far ripartire l’economia e l’occupazione. Secondo le stime della Commissione europea il completamento entro i prossimi due anni degli obiettivi dell’Agenda Digitale potrebbe realizzare circa un milione e duecentomila nuovi posti di lavoro diretti in Europa: la sfida e’ davanti a noi e non dobbiamo farcela sfuggire”.