Era stato chiamato come testimone, nella giornata di ieri è stato invece fermato per un’indagine relativa all’assegnazione dei Mondiale del 2024 al Qatar. Michel Platini, ex presidente Uefa, è stato poi rilasciato dopo un lungo interrogatorio durante il quale è stato sottoposto a diversi quesiti, riguardanti anche su Euro 2016 e sulla Fifa.
A renderlo noto è stato lo stesso Platini che ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo il fermo a Nanterre, in Francia: “Ho risposto a tutte le domande ce n’erano tante non solo sul Mondiale in Qatar, ma anche per quello in Russia, sull’Euro 2016 e sulla Fifa. Per questo c’è voluto del tempo. Poi fa male trovarsi in una situazione del genere. Ti presenti come testimone libero e vieni messo subito in fermo. Comunque, loro fanno il loro lavoro e continuano a indagare”, ha concluso Platini.
Platini e i Mondiali in Qatar
L’indagine relativa a presunte tangenti ricevute da funzionari Uefa, tra cui lo stesso Platini, per favorire l’assegnazione del Mondiale del 2024 al Qatar è partita nel 2016, ma arriva fino al 2012 come temporalità degli eventi incriminati. Platini si è detto sempre estraneo ai fatti, lo ha ribadito anche nella serata di ieri, quando i suoi legali hanno diffuso un comunicato in relazione al suo fermo: “Michel Platini, dopo essere stato ascoltato come testimone l’anno scorso nel quadro della stessa inchiesta, nella giornata di oggi è stato messo in regime di custodia cautelare solo per ragioni tecniche”.
Continuava il comunicato: “Platini non ha assolutamente niente da rimproverarsi e afferma di essere totalmente estraneo ai fatti. Non si tratta in alcun modo di un arresto ma viene ascoltato come testimone, in una condizione voluta dagli inquirenti che permette di evitare che le persone ascoltate possano accordarsi fuori dalla procedura”, concludeva la nota.