(Adnkronos) – “Le malattie dell’occhio possono essere lente, graduali e alle volte senza sintomi, e quando il problema si manifesta il danno è ormai irreversibile. La prevenzione ci permette di salvaguardare la vista. Vista importantissima perché controlla l’84% delle relazioni con il mondo esterno. Ecco perché una semplice visita medico-oculistica fa prevenzione, diagnosi, terapia, prescrizione e cura”. Così Matteo Piovella, presidente della Società oftalmologica italiana intervenendo oggi a Roma alla presentazione dei Numeri verdi di pubblica utilità attribuiti alle società scientifiche Sin (nefrologia), Sigo (ginecologia e ostetricia), Anmco (cardiologia ospedaliera) e Soi (oftalmologia), accreditate presso il ministero della Salute e affiliate alla Federazione delle società medico scientifiche italiane (Fism).
“Con un solo accesso – spiega Piovella – noi salvaguardiamo la nostra vista per tutta la vita. Abbiamo un calendario specifico: una visita alla nascita, entro i tre anni nel primo giorno di scuola, dai 6 agli 8 anni per la miopia – una patologia che sta diventando endemica in Asia – poi si passa ai 40 anni, quindi dai 40 ai 60 anni ogni due anni e dai 60 anni una volta l’anno”.
In occasione della Giornata nazionale dell’oftalmologia 22 marzo, con lo slogan ‘Per vedere, fatti vedere!’ – è stato annunciato durante la conferenza stampa che si è tenuta nella sede del ministero della Salute – la Soi lancerà il Numero verde 800189441.
“Un servizio molto importante – sottolinea Piovella – perché dobbiamo dare le informazioni e ricordare che nel nostro Paese le malattie che mettono in pericolo la vista riguardano oltre 3 milioni di persone e ancora di più sono i soggetti a rischio perché l’incidenza di glaucoma, retinopatia diabetica e maculopatia aumenta assieme all’età e alle malattie croniche”.
Grazie all’era digitale “possiamo, attraverso le immagini, verificare tra una vista e l’altra la differenza di un millesimo di millimetro delle strutture retiniche – evidenzia il presidente Soi -. Questo ci dà degli strumenti che prima non avevamo. In sintesi, riusciamo a salvare la vista a un milione e 300mila persone ogni anno, ma è necessario che le persone sappiano di questa opportunità. Tra le richieste che ci arrivano dai pazienti c’è soprattutto la grande preoccupazione di perdere la vista: le persone sanno che esistono delle potenzialità per essere tranquilli, il 70% delle malattie della vista che poi seguiranno durante l’arco della vita possiamo individuarle dall’infanzia”.