(Adnkronos) – “La maculopatia è un problema circolatorio della retina che impedisce alla persona di poter leggere un estratto conto bancario. Dopo i 70 anni una persona su 3 rischia di sviluppare la patologia che, con il passare degli anni, diventa più impegnativa. Tuttavia, in Italia il 70% delle persone con maculopatia non accede alle terapie adeguate, che oggi sono ulteriormente migliorate, perché il sistema dell’assistenza è fermo agli anni Ottanta. Una condizione non più accettabile. Ma c’è anche un problema economico e organizzativo perché dei 7000 medici oculisti presenti sul territorio nazionale solo 2500 lavorano nel Ssn”. Così Matteo Piovella, presidente della Società oftalmologica italiana (Soi), in occasione del 20simo Congresso internazionale in corso a Roma fino al 27 maggio.
“Fino a 15-20 anni fa eravamo leader dell’oftalmologia nel mondo, insieme a Usa e Giappone, ma dopo la pandemia da Covid – evidenzia Piovella – nonostante la richiesta di cure e di visite oculistiche sia aumentata di 10 volte, non riusciamo a soddisfare tutti i bisogni di cura e assistenza”.
In oftalmologia, l’intervento maggiormente eseguito al mondo con risultati straordinari nel 97% dei casi, ricorda l’esperto, riguarda la cataratta. “Consiste nel rimuovere ed asportare il vecchio cristallino – conclude Piovella – e in questo modo la persona riesce ad eliminare del tutto i difetti visivi, tra cui la presbiopia, migliorando la sua qualità di vita. Nostro compito, quindi, è garantire a tutti l’accesso alle cure salvavista”.