Si infittisce la vicenda dellinfermiera di Piombino, Fausta Bonino 55 anni, accusata di aver ucciso 13 pazienti, tra il 2014 e il 2015, ricoverati nel reparto di terapia intensiva dellospedale di Pisa, tramite punture fatali: ’bombe’ di Eparina (iniezioni letali dieci volte superiori alla somministrazione ordinaria nei casi in cui il farmaco è prescritto). “Sono innocente, lo giuro sui miei due figli”. Questa la dichiarazione rilasciata durante linterrogatorio di garanzia dopo larresto avvenuto mercoledì scorso. La donna è stata ascoltata nel carcere Don Bosco di Pisa dal gip del Tribunale di Livorno, Antonio Pirato. Linterrogatorio è durato circa due ore e mezzo, dove hanno presieduto, oltre allAvvocato di fiducia Cesarina Barghini, il procuratore capo di Livorno, Ettore Squillace Greco, e il sostituto procuratore, Massimo Manucci. Al termine dellinterrogatorio, lAvvocato difensore Barghini, ha chiesto lapplicazione degli arresti domiciliari Per garantire lincolumità della mia assistita precisa lAvvocato dipinta in questi giorni come un mostro. Il legale, infine, ha dichiarato ai giornalisti di aver ricevuto minacce di morte via Facebook. “Io stessa ho ricevuto minacce sui social network emi è stato augurato di ricevere iniezioni letali di Eparina”, ha concluso. Il gip del Tribunale di Livorno, Antonio Pirato, deciderà a breve. La Procura di Livorno, sta valutando altre segnalazioni arrivate in merito a morti sospette nellospedale di Piombino.
D.T.