“Cari Pio e Amedeo, siete dei comici brillanti ma avete fatto una stupidaggine. Con una risata non si possono seppellire anni di discriminazione: ‘ricchione’ al sud significa persona che non può procreare, è una parola molto pesante e offensiva, c’è un ragazzo (il 15 romano Andrea Spaccacandela, ndr) che rispondeva sempre col sorriso a questo insulto, poi ha preso una corda e si è impiccato”. Sono le parole all’Adnkronos con cui Fabrizio Marrazzo, Partito Gay per i diritti Lgbt+ Solidale, Ambientalista e Liberale, sceglie di rivolgersi a Pio e Amedeo, mentre imperversano le polemiche per il loro monologo sul politically correct andato in onda a ‘Felicissima sera’ su Canale 5, che ha chiuso con uno share altissimo.
“La risata di chi subisce l’insulto non è contentezza ma è per non mostrarsi deboli”, sottolinea Marrazzo, che aggiunge: “Hanno commesso un’azione molto grave, e scorretta. Abbiamo chiesto all’AgCom di intervenire, perché devono essere garantiti i diritti delle persone, non si può far passare che l’insulto è qualcosa di banale che si stempera con una risata. Perché queste frasi vanno a seminare un odio che poi sfocia nell’isolamento e nella depressione”.
“Anche personalmente -si sfoga Marrazzo- sentirsi chiamare ricchione o qualcos’altro, non mai una sensazione positiva, se stai vivendo una situazione personale con il tuo compagno e ti senti apostrofare così. Non sono cose che divertono. In privato con un amico fai quello che vuoi, ma in televisione in prima serata col 3% di share non è accettabile”. Per concludere, “Pio e Amedeo hanno fatto una stupidaggine e mi auguro che ritornino sui loro passi, e non si schierino con un partito come Salvini che ha commentato dicendo che dava loro la sua solidarietà”, conclude.