“Il nostro supporto per la realizzazione del murale va al di là di un’attività di valorizzazione della figura artistica di mio padre . Promuovere l’arte in questo periodo storico è fondamentale per il processo di sviluppo e rigenerazione sociale”.
Così, “Insieme a Fondazione Jorit, FS Sistemi Urbani e Grandi Stazioni Immobiliare del Gruppo” FS Italiane, è in via di definizione un protocollo per coniugare la realizzazione dell’opera ad una finalità benefica a supporto degli operatori dello spettacolo e di progetti di carattere culturale e didattico”.
E’ ovviamente raggiante Alex, figlio dell’indimenticato Pino Daniele (e Presidente dell’Ente no profit Pino Daniele Trust Onlus), annunciando l’avvio dei lavori per un un maxi murales che, terminato entro settembre, andrà ad occupare una facciata dello storico ‘Palazzo Alto’ delle Fs, che dalla stazione di Napoli Centrale, sovrasta piazza Garibaldi.
A realizzare l’opera sarà Jorit, conosciutissimo street artist, che nel capoluogo campano ha già lasciato la sua firma in calce alle bellissime gigantografie realizzate a Forcella (San Gennaro), San Giovanni Teduccio (Maradona), e a Quarto (Hamsik). Nello specifico, per realizzare il volto dell’amato musicista napoletano, Jorit lavorerà su 630 tasselli esagonali, e la gigantografia sarà caratterizzata dalle due strisce rosse che righeranno le guance di Pino. Un particolare, ha spiegato l’artista, che lega ciascun individuo alla ‘tribù umana’ (‘Human Tribe’), senza scadere in specifiche identità culturali.
“Pino Daniele fa parte del patrimonio non solo artistico ma anche culturale e per così dire ‘umano’ di Napoli – spiega Jorit – Grazie a questo progetto in rappresentanza del popolo napoletano ci sarà proprio lui a salutare e accogliere quanti ogni giorno arrivano e partono dall’hub ferroviario di piazza Garibaldi“.
Tanto per spiegare la notorietà di Jorit, basta pensare che ancora oggi è ritenuto l’autore del murale più alto del mondo: quello realizzato lo scorso anno presso il Centro Direzionale di Napoli, in occasione delle Universiadi.
Ha detto di essersi ispirato alle grandi stelle del pop e del rock, in quanto prestigiosi e talentuosi esempi, non solo di creatività e virtù artistiche ma, nella vita di tutti i giorni del loro vissuto, anche protagonisti di proteste e battaglie a favore dei diritti umani e dell’ugualianza, contro ogni forma di discriminazione.
Così, Harry Greb, altrettanto noto street artist, ha realizzato nel quartiere Flaminio – ovviamente in via degli Stati Uniti – della Capitale un murales dedicato a George Floyd (l’afroamericano ‘soffocato’ dagli agenti durante un fermo).
Si tratta di uno striscione co su scritto ‘Black Lives Matter’, dietro al quale appaiono icone del calibro di Jimi Hendrix, Aretha Franklin, Marvin Gaye, Joe Strummer, Bob Marley, e John Lennon.
Max