’’L’Istat brucia le attese di Matteo Renzi, certificando la caduta del Pil italiano nel primo trimestre dell’anno. I dati sono impietosi: meno 0,1 per cento rispetto all’ultimo trimestre dello scorso anno, meno 0,5 per cento rispetto al primo trimestre 2013, meno 0,2 la cosiddetta variazione acquisita per l’anno in corso: il piccolo baratro da colmare prima di tornare in zona positiva. Le profezie del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, rischiano pertanto di dimostrasi quelle che sono apparse fin dal primo momento. Altro che crescita superiore allo 0,8 per cento, come indicato dal Def in polemica con le piu’ accorte previsioni dei principali istituti internazionali’’. Lo afferma in una nota il capogruppo alla camera di FI, Renato Brunetta. ’’Per conseguire quel risultato – prosegue – , stante la gelata invernale, il Pil dovrebbe crescere nei prossimi trimestri ad una velocita’ media di circa 1,2 per cento, rispetto ai corrispondenti trimestri del 2013. Obiettivo talmente ambizioso da risultare improbabile. Cosa fara’ ora Matteo Renzi? Dopo aver criticato ingiustamente il Servizio Bilancio del Senato, per aver espresso dubbi sulle fantomatiche coperture recate dal decreto legge sul bonus fiscale, denuncera’ anche il presidente dell’Istat?’’.