“Berrettini ha giocato bene, non bisogna scordarsi che ha giocato contro il numero uno del mondo, l’ha giocata quasi alla pari. E’ stato bravissimo, comportamento perfetto, gli puoi solamente dire bravo, e se continua così tra un anno ce lo ritroviamo numero uno del mondo”. Nicola Pietrangeli commenta così a caldo con l’Adnkronos la finale di Wimbledon che ha visto scontrarsi il numero uno del mondo Novak Djokovic contro il tennista romano Matteo Berrettini. Il fuoriclasse serbo ha battuto l’azzurro in 4 set.
“Adesso Berrettini deve stare attento perché vorranno tutti batterlo, come il più bravo pistolero del west, che tutti vogliono ammazzare -scherza Pietrangeli- Attenzione, non è più lo stesso Berrettini dell’anno scorso, adesso è un ‘Berrettinone'”. Analizzando la partita sotto il profilo tecnico, l’ex campione italiano osserva: “Il servizio meglio di così non si può, sono due colpi da numero uno del mondo -dice-. Forse dovrebbe un po’ migliorare il rovescio, e se migliora questo diventa numero uno del mondo. Io ve lo dico, ragazzi: dategli un anno e poi vediamo, allora saranno dolori per tutti”.
Difficile paragonare il gioco del 25enne romano a quello di un grande del passato: “Dell’epoca mia non c’è nessuno che giocava così. Questi sono tutti dei pesi massimi di pugilato che si danno dei gran cazzotti, e ad un certo momento uno fa più male all’altro”, spiega. Pietrangeli, sino ad oggi, era il tennista italiano con i migliori risultati a Wimbledon: nelle diciotto partecipazioni ha raggiunto la semifinale nel 1960, quando fu sconfitto da Rod Laver in 5 set.” Dico solo una cosa: se ci sono riusciti dopo 61 anni, forse non era così facile”, conclude.