(Adnkronos) – Chiusura in rosso, anche se lontano dai minimi intraday, per il listino di Piazza Affari. In deciso calo nella prima parte, la borsa di Milano nel corso del pomeriggio ha ridotto le perdite dopo l’avvio degli scambi a Wall Street.
Dopo i dati sull’inflazione Usa di ieri, che ad aprile ha evidenziato un rallentamento inferiore alle stime, oggi i prezzi alla produzione hanno registrato un andamento simile: stimato al 10,7%, l’indice ad aprile è passato dall’11,5 all’11 per cento.
I due titoli in evidenza oggi sul Ftse Mib, che ha terminato gli scambi a 23.566,23 punti (-0,67%), sono Stmicroelectronics (+3,98%) e di Poste Italiane (+3,14%). Per il 2022, il colosso dei chip ha fatto sapere di attendersi ricavi tra 14,8 e 15,3 miliardi di dollari e di stimare una crescita sopra i 20 miliardi nel periodo 2025-2027.
Poste Italiane ha invece registrato un utile netto in aumento del 10,6% a 495 milioni, un risultato operativo di 694 milioni (+11,8%) e ricavi per 3 miliardi (+1,4%).
Schivando le prese di beneficio dopo il +10% di ieri, UniCredit ha chiuso la giornata con un +2,92%.
La performance peggiore del paniere principale è stata invece registrata da Hera (-7,25%), che nei primi tre mesi ha visto gli utili scendere dell’1,8% a 138 milioni mentre l’Ebitda ha segnato un +3,3% a 374 milioni. La società ha nominato Orazio Iacono alla carica di Amministratore delegato in sostituzione di Stefano Venier, neo-Ceo di Snam (-1,95%).
Grazie ad un +15,85% (0,424 euro), le azioni dell’As Roma si sono avvicinate al prezzo dell’Opa annunciata dall’azionista di controllo Friedkin a 0,43 euro per azione.
Segno meno per lo spread Btp-Bund, sceso di quasi il 2% a 187 punti base. Questa mattina il Tesoro ha collocato Btp a 3 anni per 2 miliardi di euro con un rendimento in aumento di 21 centesimi all’1,53%. Il titolo a 7 anni ha visto il dato crescere di 35 centesimi al 2,39% mentre il trentennale messo a segno uno “yield” del 3,06%. (in collaborazione con Money.it)