Procedere con la semplificazione amministrativa e con l’allineamento agli aggiornamenti normativi regionali e nazionali, incentivare i processi di rigenerazione urbana, soprattutto nelle periferie, garantire sostenibilità ambientale, sociale ed economica per limitare il nuovo consumo di suolo, contrastare la permanenza di relitti urbani ed edifici degradati, aggiornamento della Carta per la Qualità:
sono questi alcuni degli obiettivi perseguiti da Roma Capitale con la modifica delle Norme Tecniche di attuazione del PRG, approvate oggi dalla Giunta. La delibera, che costituisce Variante urbanistica, dovrà ora essere prima adottata dall’Assemblea Capitolina e poi approvata definitivamente, sempre in aula Giulio Cesare, dopo il recepimento delle osservazioni e delle relative controdeduzioni.
Le Norme Tecniche di Attuazione (NTA) contenute nel PRG definiscono, in forma scritta, le regole che stabiliscono diritti e doveri della proprietà immobiliare, in funzione delle trasformazioni edilizie e urbanistiche della città e del territorio. Entrate in vigore nel 2008 con l’approvazione del PRG, negli ultimi 15 anni non sono mai state modificate nonostante ci siano stati diversi tentativi. Grazie alla devoluzione dei poteri urbanistici dalla Regione Lazio a Roma Capitale, oggi la modifica delle NTA è competenza esclusiva di Roma Capitale.
Per quanto riguarda, invece, la Carta per la Qualità, l’elaborato del PRG che riporta tutti gli immobili e le aree urbane sottoposti a uno speciale regime di tutela individuato da Roma Capitale e autonomo rispetto agli altri vincoli statali e definito in accordo con la Sovrintendenza di Roma Capitale, con il suo aggiornamento si recepiscono le novità intercorse dal 2008 (è la prima volta che si aggiorna dopo l’approvazione del PRG); si introducono nuovi immobili da tutelare (villini storici I e II Municipio) e si eliminano quelli per i quali non è più necessario uno specifico regime di tutela favorendone la rigenerazione.
Nel dettaglio la proposta prevede: la perimetrazione n. 246 nuovi villini individuati, n.113 nel Municipio Roma I Centro e n. 133 nel Municipio Roma II sui quali non sarà più possibile intervenire senza un preventivo assenso della Sovrintendenza Capitolina; l’aggiornamento di circa 1.000 elementi di Preesistenze archeologico-Monumentali di cui 91 eliminati e 170 nuovi inseriti; l’aggiornamento di elementi riconosciuti come “Edifici balneari storici con valore architettonico” ed “Edifici balneari con valore testimoniale”, sulla base del Piano di Utilizzazione degli Arenili: 13 elementi lavorati di cui 7 stralciati per favorire la rigenerazione degli stabilimenti; lo stralcio di oltre 300 immobili a seguito di istanze di parte, recepimento di trasformazioni urbanistiche, valutazioni congiunte con Sovrintendenza Capitolina che non possedevano caratteristiche da tutelare e che possono ora essere liberamente trasformati.
Max