L’Oms interviene sul piano pandemico dell’Italia e il caso di Ranieri Guerra, indagato dalla Procura di Bergamo per false dichiarazioni. Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus “non è stato coinvolto nello sviluppo, nella pubblicazione o nel ritiro del rapporto” intitolato ‘An Unprecedented Challenge’ sulla prima risposta dell’Italia al Covid19, redatto da Francesco Zambon e dai ricercatori dell’ufficio di Venezia dell’Oms, puntualizza all’Adnkronos Salute un portavoce dell’Oms, Christian Lindmeier.
Quel report, spiega, “era un documento regionale pubblicato prematuramente dall’Ufficio regionale per l’Europa dell’Oms. I dati e le informazioni contenuti nella relazione non erano stati verificati e contenevano inesattezze e incongruenze. Non avrebbe dovuto essere pubblicato ed è stato ritirato dall’ufficio europeo sotto l’autorità del Direttore regionale”, Hans Kluge.
Il direttore generale Tedros “non è stato coinvolto nello sviluppo, nella pubblicazione o nel ritiro del rapporto”, ribadisce il portavoce dell’Oms, che chiarisce alcuni punti anche sul ruolo di Ranieri Guerra, oggi indagato dalla procura di Bergamo per false informazioni ai pm nell’ambito dell’inchiesta in corso.
Guerra “ha riferito al direttore generale Tedros e al direttore regionale Kluge”, e “ha allertato entrambi per quanto riguarda la necessità di controllare i dati e di apportare le opportune correzioni al rapporto”. All’epoca l’esperto italiano era in “missione per supportare la risposta italiana a Covid-19”, ricostruisce il portavoce Oms precisando che Guerra è “attualmente un consigliere speciale” dell’Oms ed “è stato in precedenza uno degli 11 direttori vicari. In nessun momento è stato ‘il numero 2 dell’Oms’ come indicato in alcuni media”.