Piano immigrazioni non funziona, Renzi e Alfano contro Salvini- di Delia Marrone

     

    Il piano per la gestione dei migranti sembra non funzionare e in Italia si apre quindi un duro scontro. Il premier Matteo Renzi dal G7 ha definito insufficiente il piano Ue sull’immigrazione, affermando “Bisogna prendere atto che la situazione così com’è non va, ci siamo dati una tempistica da qui al Consiglio europeo, cercheremo di portare a casa dei risultati, ma serve buonsenso”. Chiaro anche l’attacco al segretario della Lega, Matteo Salvini, che dalla propria si è dichiarato pronto a bloccare le prefetture e a presidiare tutte quelle strutture che, secondo il leader, a spese degli italiani qualcuno vuole mettere a disposizione di migliaia di immigrati clandestini. La sua posizione è dunque in linea con quella seguita da Maroni, governatore della Lombardia, che, criticato dalla stessa Boldrini, ha ipotizzato ieri la riduzione dei trasferimenti regionali ai sindaci lombardi che dovessero accogliere nuovi migranti. Il presidente del Consiglio si dichiara invece pronto ad un lavoro più serio e costante, appoggiato dal commissario europeo per le Migrazioni, Dimitris Avramopoulos, che lancia un messaggio forte “In questo periodo difficile, con una pressione immigratoria così forte, l’Italia non è da sola, la Commissione Europea sarà qui per sostenerla”. La posizione estremista del leghista non è stata apprezzata nemmeno dal ministro dell’interno Angelino Alfano che chiede invece: “Un’equa distribuzione dei migranti in Italia, così come in Europa” e sottolinea come sia insopportabile un atteggiamento di odio verso il sud, o il “dire ad alcune regioni ’sbrigatevela da soli. E’ difficile immaginare che ventiquattromila migranti via dall’Italia in due anni siano una cifra giusta e che questi debbano essere solo eritrei o siriani”, ha aggiunto. Il dibattito è quindi per il momento ancora aperto, ma sembra occorrere un’urgente soluzione per evitare la rottura.