E’ un problema antico, forse come quanto la Capitale stessa. Un fenomeno sociale, che a più riprese ha puntualmente interessato ciascuna delle amministrazioni che si sono susseguite. Parliamo di quelle ombre silenti, che nell’indifferenza generale, consumano la loro esistenza ai margini della società. Quattro stracci, un cartone e le mani a cuscino, per sfidare notti e stagioni, con loro mai generose di affetto e calore.
Una vita di stenti, quella dei clochard, o barboni, in estate arsi dalla calura, e in inverno (come in queste giornate di gelida tramontana), esposti ad ogni genere di malanno.
Già il gelo, ad oggi ne ha falciati già 12 a Roma, nonostante la buona volontà dei volontari e della Diocesi. Questo perché, genericamente, chi sceglie il romitaggio urbano – quando non afflitto da patologie psichiche, o legate all’alcol – persevera in una discrezione, che inibisce ogni contatto con gli operatori, costretti a cercarli alla notte, in ‘tane’ di fortuna, laddove buio e paura strizzano gli occhi al pericoloso mondo del degrado sociale.
Dal canto suo, per quanto impossibilitato a poter censire con esattezza questo sgangherato esercito di uomini persi, il Comune fa quel che può. Soprattutto in questi giorni sono stati infatti potenziati i servizi di sostegno ed accoglienza, così come quelli relativi al supporto sanitario.
Il problema, come dicevamo, è che a differenza della maggior parte dei senza fissa dimora (per lo più extracomunitari clandestini), difficilmente i barboni cercano aiuto. Il Campidoglio ha tenuto ad annunciare che in queste ore, sono saliti “ad oltre 1300 i posti disponibili nelle strutture di accoglienza finanziate da Roma Capitale (in virtù del nuovo incremento predisposto dall’Amministrazione), grazie ad un accordo con i b&b e gli hotel”.
Ma non solo, anche diversi centri anziani sono stati convertiti in strutture d’accoglienza, così come in diversi quartieri della città (dall’Equilino al Testaccio, passando per Montesacro), si moltiplicano i posti letto.
Oltre che dal freddo, l’urgenza è dettata anche dall’incidenza del coronavirus. Così, le unità di strada hanno incentivato il monitoraggio, affiancando alla distribuzione di coperte, pasti caldi, e generi di prima necessità, anche una task force sanitaria per eseguire dei tamponi.
Alla Stazione Termini ad esempio, è in funzione 24 ore su 24 la sede di Binario 95 del Polo Sociale. In queste ore è attivo anche l’IFO San Gallicano, che opera in sinergia con l’Istituto di Medicina Solidale.
A tal proposito segnaliamo infine il numero sempre attivo (anche nei giorni festivi), della Sala Operativa Sociale di Roma Capitale, dove rivolgersi per segnalare situazioni di difficoltà, chiamando il Numero Verde 800440022.
Max