Granturismo al top
Dopo la versione 350 recentemente presentata al mercato, Piaggio completa la gamma X10 con il prestigioso 500: nella versione Executive si pone come nuovo riferimento per i maxiscooter monocilindrici
Ancora qualche giorno di pazienza, gli ultimi affinamenti tecnici per andare in produzione, e la nuova lussuosa versione 500 del top di gamma Piaggio X10 sarà disponibile nelle vetrine dei concessionari.
Uno scooter, senza mezzi termini, che si pone al vertice, per tecnologia, rifiniture e innovazione, al vertice della categoria dei monocilindrici di grande cubatura, pur restando abbondantemente al di sotto come fascia di prezzo ai vari megascooter bicilindrici già presenti sul mercato. Il cliente dovrà infatti mettere in preventivo circa 7.700 euro per avere la versione Executive del nuovo maxi di casa Piaggio, quotazione che, dato il livello di finitura e accessoristica, oltre che di raffinatezza tecnologica, lo rende decisamente interessante pur se visto singolarmente non è un prezzo che può definirsi popolare.
Look it
La linea, come già osservato sul 350 recentemente provato da Scooter Webzine, si presenta con linee accoglienti ed eleganti per un design moderno e classico al tempo stesso. Lattenzione è catturata dal gruppo ottico anteriore che racchiude lelemento poliellissoidale del faro abbagliante, le due parabole a superficie complessa degli anabbaglianti e gli indicatori di direzione Al suo interno una cornice luminosa rappresenta lormai celebre cravatta che da anni caratterizza la vista frontale dei modelli.
Un altro dettaglio che lega X10 ai più recenti modelli della gamma Piaggio è linserto ad effetto metallico che percorre orizzontalmente lintero veicolo, creando un piacevole contrasto con le parti in tinta della carrozzeria; un elemento di stile che sinserisce nel motivo dominante a onda che imprime dinamicità alla vista laterale, dal parafango alla coda.
Il retrotreno si caratterizza per la coda tronca, di chiara ispirazione automobilistica, dove spiccano le due grandi maniglie, perfettamente raccordate alla linea della fiancata.
Di grande effetto, ma anche di enorme funzionalità, l’importante cruscotto, dotato di una serie di spie che possono addirittura imbarazzare i meno esperti per la quantità, che si sviluppa intorno ai due grandi strumenti circolari dalla bella grafica e al grande display lcd, tutti leggibilissimi anche in virtù di una efficace retroilluminazione azzurra. Retroilluminazione applicata anche ai comandi al manubrio, una vera sciccheria.
E’ proprio sul cruscotto che si palesa una delle maggiori innovazioni tecnologiche del nuovo scooter Piaggio: tutto il sistema di rilevamento dati può integrarsi con una speciale applicazione per Iphone (successivamente sarà estesa alla tecnologia Android) per cui è possibile, inserendo il proprio smartphone sul supporto (di serie su questa versione Executive, può ospitare anche i navigatori), far dialogare tutti i sistemi elettronici di bordo con l’app del telefono. Un software che consente di avere una massa di informazioni il cui limite sembra essere quasi solo quello della fantasia: elencarle qui sarebbe impossibile, ne ricordiamo qualcuna di utilità come la geolocalizzazione per il parcheggio automatica, la ricerca del concessionario Piaggio o del distributore di benzina più vicini, ma anche tantissime informazioni con dati per valori di coppia del motore, avviso bassa pressione delle gomme, angolo di piega in curva, accelerazione, frenata ecc.ecc. Tutti i dati possono essere mostrati a rotazione e con comando touch-screen sul display del telefono ma solo a velocità da parcheggio in modo da non distrarre durante la guida (opzione di default, disinseribile), oppure memorizzati per analizzarli poi con calma sul computer o il tablet.
L’analisi statica si completa con l’ampia e comoda sella, posta a soli 760 mm da terra, con regolazione del supporto lombare del pilota, dotata capace vano sottosella (un casco integrale e uno jet), integrato dai vari piccoli e utili vani nel retroscudo, con il centrale dotato anche di presa 12v e quello di sinistra di una presa usb per alimentare il telefonino.
Su strada
Un assetto sportivo ma comodo, un motore pronto e brillante, ai vertici della categoria dei monocilindrici (41 cv con 46 Nm di coppia), assecondato da una trasmissione particolarmente a punto e fluida nell’erogazione, con un allungo quasi infinito e davvero consistente, fanno dell’X10 500 una vera ammiraglia per il granturismo in scooter o per commuter urbani con veloci tratti di tangenziale da affrontare in scioltezza.
La ciclistica si differenzia sostanzialmente dalla versioni 125 e 350: la forcella anteriore raggiunge quota 41 mm per un avantreno davvero ben piazzato ma la vera chicca è la sospensione posteriore, che lavora con il gruppo molla-ammortizzatore posto orizzontalmente sotto la sella tramite leveraggi, regolabile nel precarico molla con un innovativo sistema elettrico comandato da due pulsanti (up and down con frecce) posto sotto al manubrio; una variazione possibile su molti step, con quello più scarico adatto per la marcia lenta su fondi dissestati, caricando via via l’assetto in funzione delle strade percorse, in modo incredibilmente veloce e semplice, con un’efficacia riscontrabile immediatamente, per arrivare alla posizione più rigida da riservare ai veloci curvoni autostradali affrontati a pieno carico. Per la cronaca, sulle belle strade delle colline toscane dove si è svolta la prova, una regolazione intermedia, a tratti più rigida a tratti più morbida a seconda del tipo di pavimentazione, ha dato il miglior riscontro.
Nulla da dire sull’impianto frenante, potente, modulabile, all’altezza di un top di gamma. Tre dischi integrati da sistema di frenata combinata (la leva sinistra comanda un disco anteriore e quello posteriore) e dall’ABS, che a sua volta integra il sistema ASR antipattinamento della ruota posteriore (disinseribile); per quanto abbiamo provato, non c’è stato verso di far slittare la ruota posteriore anche spalancando il gas da fermi sul brecciolino!
Una finezza esclusiva: il disco posteriore prevede due pinze, una per la frenata tradizionale, l’altra per il freno di stazionamento (il freno a “mano”) che si inserisce automaticamente aprendo il cavalletto laterale ed evita che lo scooter possa scivolare in pendenza, anche se lo scotto da pagare è una certa resistenza per inserirlo stando in sella. Una comodità che, su uno scooter che pesa 224 kg (un valore elevato se visto in modo assoluto, ma contenuto se valutato alla luce della cilindrata e delle grandi dotazioni di bordo), aiuta non poco nel parcheggio.
In sintesi
Uno scooter di grande livello, perfetto per il target cui si rivolge, giovani professionisti urbani alla ricerca di valori tecnici ma anche tecnologici con un bel tratto distintivo nel design e nelle dotazioni di bordo, offerto ad un prezzo importante (7.700 euro per la versione Executive) ma concreto se visto in funzione della finitura e della dotazione tecnica.
Cinque i colori metallizzati disponibili, in linea con le aspettative del cliente che presumibilmente sceglierà l’X10: marrone Mercurio, grigio Orione, blu Midnight, nero Cosmo con interni e sella testa di moro, in comune con le versioni 125 e 350, più uno splendido bianco Perla con interni e sella testa di moro riservato appunto alla versione 500.
Poche le note stonate su questo nuovo scooterone Piaggio; oltre agli specchietti dal design che ci è parso non all’altezza del resto e a qualche vibrazione ai bassi regimi (che però ci è sembrata più relativa ad una sorta di necessità di arrotondamento e rodaggio delle masse del variatore e al fondo stradale con la sospensione posteriore non tarata inizialmente al punto giusto), proprio non ci sono piaciute le sporgenti pedane fisse del passeggero, immediatamente a contatto con la gamba mettendo lo scooter sul cavalletto centrale, dall’aspetto economico e decisamente stonato per look e funzionalità su un mezzo così lussuoso.