“Vogliamo essere riconosciuti come un’azienda governata in modo responsabile, che opera secondo princìpi etici, sostiene buone cause, protegge l’ecosistema e offre un ambiente di lavoro in cui dipendenti possano sviluppare il proprio potenziale”. Così Paolo Grue, presidente e amministratore delegato P&G Italia, in occasione della presentazione di oggi del report “P&G Italia: Storie di Cittadinanza d’Impresa 2020”.
“È per questo – spiega – che abbiamo intensificato i nostri sforzi per aiutare le persone e le comunità ad affrontare le nuove sfide poste dalla pandemia di Covid-19, insieme a quelle gravose della disuguaglianza e del cambiamento climatico. Sforzi che intensificheremo ulteriormente quest’anno con ‘P&G per l’Italia’, il programma di cittadinanza d’impresa con cui realizzeremo progetti concreti nell’ambito della sostenibilità sociale e ambientale nel nostro Paese affinché nessuno resti indietro”.
Da zero scarti di produzione inviati in discarica e il taglio del 52% delle emissioni di gas di serra, alle iniziative per sensibilizzare aziende e consumatori a comportamenti più sostenibili. Ma anche aiuti per chi ha subito maggiormente gli effetti dell’emergenza sanitaria ed economica e le battaglie per un mondo più equo e inclusivo, che vedono oggi Procter & Gamble, governata da un management al 48% rappresentato da donne, impegnata con politiche a sostegno dei neogenitori e progetti volti a promuovere i giovani talenti e a combattere discriminazioni e pregiudizi. Nel report “P&G Italia: Storie di Cittadinanza d’Impresa 2020”, presentato oggi, Procter & Gamble racconta le azioni messe in campo in Italia.
Impatto sulle comunità. Allo scoppio dell’emergenza da Covid-19, P&G e i suoi marchi hanno erogato donazioni per oltre 2 milioni di euro in denaro e prodotti a Protezione Civile, Croce Rossa Italiana, Banco Alimentare, Banco Farmaceutico e Comunità di Sant’Egidio, mentre i dipendenti dell’azienda hanno donato ore di lavoro extra per produrre oltre 45.000 confezioni di Mastro Lindo con candeggina destinate agli ospedali italiani. Contributi in Italia che si sommano alle decine di milioni di euro, in prodotti e denaro, elargite alle famiglie e alle realtà più bisognose tramite oltre 200 organizzazioni umanitarie in tutto il mondo.
P&G Italia ha poi lanciato “Ora Riparti Da Te”, l’iniziativa di cashback per aiutare le famiglie italiane, restituendo in denaro il 50% dell’importo speso per l’acquisto di prodotti per la cura della persona e della casa, ha supportato il programma “Spazi Donna” di WeWorld Onlus, per le vittime di violenza domestica, e ha rinnovato il sostegno agli atleti di Special Olympics e, tramite i marchi AZ e Oral-B, alla Fondazione Telethon, per il progetto di ricerca su “Malattie Genetiche Rare e Covid-19”.
Parità di genere, opportunità per i giovani, inclusione. Gli effetti della pandemia hanno rafforzato l’attenzione di P&G sui temi di Uguaglianza & Inclusione su diversi fronti. Strumenti quali la flessibilità sul posto di lavoro e il congedo parentale retribuito per i neo papà (esteso anche a coppie non sposate e/o dello stesso sesso), ad esempio, hanno visto accrescere ancora di più il proprio valore all’interno dell’azienda. P&G ha poi dato vita alla sua prima Technical Academy, il progetto nato nello storico stabilimento produttivo di Pomezia per formare i giovani talenti in uscita dagli istituti tecnici industriali.
In parallelo, Procter & Gamble ha proseguito nel sostegno alla comunità Lgbtqi+, lanciando la seconda edizione di “Hair Has No Gender”: la campagna, promossa a livello europeo insieme al proprio marchio Pantene, ha confermato l’impegno al fianco dell’associazione Libellula, che da oltre vent’anni difende i diritti delle persone transessuali e transgender, e al Dresscode Project, alleanza di saloni no gender per parrucchieri, accogliendo come nuovo partner anche Agedo, l’Associazione di genitori, amici, parenti di persone Lgbtqi+.
Sostenibilità ambientale. A livello globale, P&G ha raggiunto 14 degli obiettivi che si era prefissata per il 2020. Tra questi: azzeramento dei rifiuti inviati nelle discariche, taglio del 52% delle emissioni di gas serra, ricorso ad almeno il 30% di energia rinnovabile negli stabilimenti produttivi, fino a garantire a un miliardo di persone l’accesso a prodotti a risparmio idrico. Da qui il traguardo, entro il 2030, di raggiungere zero emissioni di Scopo 1 e 2 e l’impegno a garantire che il 100% degli imballaggi a livello globale sia riciclabile o riutilizzabile, a ridurre la plastica vergine negli imballaggi del 50%, a promuovere una forestazione responsabile e, a livello europeo, a rendere completamente riciclabili anche i materiali di comunicazione all’interno dei punti vendita.
Fondamentale l’efficienza idrica (superati tutti gli obiettivi di riduzione prefissati per il 2020) e la riduzione dell’utilizzo dell’acqua in casa, attraverso progetti come la 50L Home Coalition, che mira a consentire a ogni persona di vivere con 50 litri di acqua al giorno (contro i 500 che consumiamo mediamente oggi). In Italia, Procter & Gamble promuove inoltre il Category Management Sostenibile, approccio e metodo innovativo sviluppato con Wwf, Università Bocconi, Scuola Superiore Sant’Anna e Istituto Europeo per la Sostenibilità, che chiama industria e distribuzione a riprogettare prodotti e scaffali e a educare i consumatori nell’adozione di scelte di acquisto e consumo più sostenibili.
Infine, il progetto HolyGrail, avviato nel 2016 da P&G per trovare una soluzione per lo smistamento dei rifiuti, e ora coordinato da Aim (l’Associazione Europea dei Brand) è entrato a settembre nella sua seconda fase e, forte del supporto delle oltre 85 aziende associate lungo tutta la value chain, si prepara per i primi test sul mercato europeo.
Il 2021 una nuova sfida. Con il programma “P&G per l’Italia”, nei prossimi anni l’azienda investirà milioni di euro nel nostro Paese in progetti concreti di sostenibilità ambientale e sociale. Già avviate le prime iniziative, come “Aula 162”, progetto di inclusione lavorativa e sociale, promosso con l’associazione Next, volto a fornire formazione gratuita a persone in difficoltà, e come “Green Start(up)”, la call con cui P&G, in collaborazione con LVenture Group, chiede alle start-up italiane di proporre soluzioni innovative ad alcune business challenges legate al tema della sostenibilità ambientale.
#WomenEntrepreneurship4Good è invece il nuovo programma europeo di formazione, nato dalla collaborazione con il Women’s Forum for the Economy & Society e l’Hec Business School di Parigi, per fornire un percorso di coaching ad alcune tra le migliori realtà imprenditoriali gestite da donne in Italia e attive nel campo della sostenibilità ambientale. Un volano per lo sviluppo ed il rilancio dell’imprenditoria femminile nel nostro Paese.