Peste suina, due maiali infetti in un allevamento: “Tutti i capi saranno abbattuti”. Dai cinghiali l’infezione dunque è passata ai primi due maiali. Crescono i contagi da peste suina africana e il virus, che a Roma aveva finora riguardato solo gli ungulati, giunge ai suini domestici.
“La peste suina provocata dai cinghiali è arrivaata in un piccolo allevamento della zona perimetrata – ha detto l’assessore alla sanità Alessio D’Amato – Rilevati due casi di positività. Tutti i capi saranno abbattuti da parte dei servizi veterinari della Asl ed è in corso la riunione della task-force”.
E’ la cabina di regia tra ministero della salute, commissario straordinario, prefettura di Roma, Regione, RomaCapitale e la città metropolitana e stabilisce le misure da mettere in campo, dalle catture e abbattimenti e non solo.
A Maggio, rilevato il primo caso nella riserva dell’Insugherata, quadrante nord della Capitale. Poi ulteriori casi a spingere la Regione a firmare un’ordinanza con misure di contenimento nella zona infetta perimetrata.
Dopo le richieste della Commissione Europea, ecco una seconda ordinanza che ha esteto la zona rossa oltre il Gra, fino a La Storta. Il primo cinghiale infetto oltre le mura capitoline, invece, è stato riscontrato a Borgo Velino, provincia di Rieti, area predisposta poi come infetta. Adesso, i nuovi casi estesi ai suini, gli abbattimenti preannunciati, e i prossimi piani di contenimento.