PESCARA – SI SCAVA TRA NEVE E MACERIE CERCANDO SEGNALI DI VITA LADDOVE SORGEVA IL RESORT DI FARINDOLA: 2 I SOPRAVVISSUTI E 3 I MORTI. AL MOMENTO SONO 30 I DISPERSI

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    Appena giunti sul posto, dopo una faticosa e complicata ‘camminata’ sugli scii, i primi dieci soccorritori giunti sul luogo della tragedia, hannoestratto tre corpi senza vitadall’Hotel Rigopiano, la bellissima struttura turistica in provincia di Pescara, investita ieri sera da una slavina, presumibilmente causata dalle scosse di il terremoto. ’’E’ stata estratta una terza vittima dalle macerie  – ha comunicato visibilmente atterrito Ilario Lacchetta, sindaco del comune di Farindola (Pescara) – Le ricerche sono in corso con un ampio dispiegamento di forze: dalle squadre dei Vigili del Fuoco a quelle del Soccorso Alpino ma al momento non c’ènessuna notizia degli altri dispersi’’. Dispersi che sarebbero almeno una trentina, compresi anche dei bambini, ma dei quali, purtroppo, al momento i Vigili del Fuoco non sono riusciti ancora a captare nessun segnale. Una bruttissima situazione, confermata anche dagli operatori delle squadre Usar, specializzate nella ricerca e nel recupero delle persone sotto le macerie, dotate di unità cinofile. Una delle due persone messe in salvodai soccorritori, che hannotrascorso la notte in un’auto (dando l’allarme di quanto accaduto), è ricoverata in stato di ipotermia all’Ospedale di Pescara. “La valanga è immensa, di grossissime dimensioni”, hanno spiegato i soccorritori. L’hotel, situato nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso, si trovaa 1.200 metri d’altitudine, ed i collegamenti stradali sono rimasti interrotti a cause delle copiose nevicate e da alcune frane causate dal sisma. La cosa che sconvolge è che la slavina avrebbe addirittura divelto le fondamenta della struttura alberghiera, trascinandola per almeno dieci metri. Nell’albergo, come poi confermato anche dal capo del dipartimento della Protezione civile, al momento della valanga erano presenti30 persone: “Il luogo è stato raggiunto alle 4.30 di questa notte – ha spiegato Curcio – da uomini valorosi che di fronte a una situazione davvero al limite sono arrivati alla struttura, mettendo in sicurezza due persone e adesso stanno lavorando per portare i mezzi, che ancora fanno fatica ad arrivare, e stanno già lavorando nella verifica delle condizioni che restano proibitive anche per il soccorso tecnico”. Dal canto suo, parlando poi nello specifico con i giornalisti di ’Rainews24’, il prefetto di Pescara Francesco Provolo, ha riferito che “il manutentore dell’hotel ha parlato di una ventina di persone equalche bambinoospitatinella struttura, oltre a sette, otto persone dello staff”. L’attività di soccorso è a pieno regime, assicura il prefetto: “Le forze in campo sono tutte quelle possibili ed è stata accettata anche la mia richiesta di avere l’intervento dell’Esercito”. Attraverso un post su Facebook, facendo il punto della situazione, il Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas), ha reso noto che  Hotel Rigopiano: continua in questi minuti il lavoro del Soccorso Alpino. I nostri tecnici sono giuntiquesta notte, sci ai piedi, sul luogo dell’incidente. Lo scenario di intervento è particolarmente delicato,la neve si mischia alle maceriee ai detriti trasportati dalla valanga’’. Benché non vi siano chiari segnali di vita, tuttavia, per esperienza, i soccorritori nutrono ancora speranza perché, spiegano, in queste situazioni spesso si creano sacche di ossigeno, e questo potrebbe continuare a dare vita agli eventuali sopravvissuti. Come ha riferito un testimone, tutti gli ospiti erano radunati nella hall dell’hotel in procinto di ripartire, e stavano aspettando il passaggio delle turbine per liberare la strada. Ora è una lotta contro il tempo…

    M.