Per arginare i rischi per la salute ed eccessive spese a carico del sistema sanitario “urge, nel breve termine, che maturi la piena consapevolezza della necessità di strutturare una risposta assistenziale per la gestione di pazienti complessi e cronici, come quelli affetti da scompenso cardiaco, patologia che in Italia colpisce circa 1 milione di persone per un costo annuo pari a 3 miliardi di euro, a partire da percorsi personalizzati di presa in carico del paziente attraverso l’identificazione e stratificazione del rischio, la definizione dei riferimenti di invio allo specialista o al territorio, una nuova modalità di follow-up e l’introduzione del monitoraggio da remoto”. Lo ha detto Pasquale Perrone Filardi, presidente eletto della Società italiana di Cardiologia (Sic), intervenendo all’evento “Nuove strategie di prevenzione cardiovascolare nel post-pandemia: la sfida parte dal territorio”.
L’esperto ha focalizzato l’attenzione sullo scompenso cardiaco, prima causa di ricovero nelle persone over 65.