Sono davvero tante le attività a cui ci si può dedicare in occasione di una vacanza a Zanzibar, sia che si sia in cerca di un po’ di relax, sia che si sia amanti del divertimento più sfrenato. Per esempio, perché non cimentarsi nello snorkeling scegliendo come destinazione l’atollo di Nmemba? Si tratta di un contesto ideale per questa attività anche perché del tutto isolato. La partenza è prevista dalla spiaggia di Nungwi, e poi dopo una trentina di minuti di navigazione si giunge a destinazione. Oltre allo snorkeling, si può pensare di regalarsi una nuotata in un mare che così bello, con tutta probabilità, non si rivedrà mai più.
La spiaggia di Nungwi
E a proposito della spiaggia di Nungwi, giunti al termine della giornata di mare si sale su una dhow, cioè una barca a vela caratteristica di Zanzibar, e si parte alla volta della costa settentrionale per raggiungere la baia di Kendwa; qui si ormeggia e ci si concede uno sguardo sul tramonto. Se a questo si aggiungono un vassoio di frutta fresca e un paio di cocktail, il quadro si può definire davvero completo.
Che cosa si mangia
Tra le tante pietanze da provare a Zanzibar ci sono quelle a base di platano, che è una sorta di grande banana di colore verde. Un piatto tipico che contiene questo ingrediente è un contorno il cui gusto e la cui consistenza si collocano a metà strada fra quelli delle castagne bollite e quelli delle patate al forno: una soluzione ideale da abbinare sia al pesce che alla carne. Chi volesse ripetere la ricetta anche a casa non deve far altro che mettere in acqua salata e bollente un platano per ogni commensale. I frutti vanno tolti dell’acqua dopo più o meno cinque minuti, e in ogni caso quando il loro colore inizia a cambiare. Dopo che sono stati lasciati raffreddare, vanno privati della buccia e tagliati a grandi pezzi. In una padella si fa rosolare una cipolla tritata e quando il soffritto è pronto si unisce il platano. Si mescola il tutto per un minuto, dopodiché si unisce il latte di cocco; quindi si mescola ancora per un minuto e si versa la polpa di pomodoro. Dopo aver salato, si tiene la fiamma media e si lascia sobbollire eventualmente unendo un altro po’ di latte di cocco, tenendo conto che la cottura dovrà durare altri dieci minuti.
Le specialità locali
Al di là del platano, sono numerose le specialità locali che vale la pena di gustare, ognuna delle quali può essere apprezzata senza ombra di dubbio anche dai nostri palati, che sono comunque abituati a sapori diversi. Non bisogna pensare di ritrovarsi alle prese con gusti esotici fin troppo piccanti o speziati, perché le materie prime disponibili a Zanzibar non ne hanno bisogno. Che si tratti di pesce, di verdura o di frutta, i prodotti locali sono buoni così come sono. Da provare, fra l’altro, il Chapati, che si presenta come una sorta di piadina croccante che può essere abbinata tanto ai piatti salati quanto ai dolci.
Stone Town
Stone Town è una città dalle mille risorse e che offre a chiunque l’opportunità di svagarsi e divertirsi. Una passeggiata lungo i vicoli della città, per esempio, è l’occasione per scoprire da vicino le celebri porte zanzibarine, ma soprattutto per raggiungere la casa di Freddie Mercury: lo storico leader dei Queen, infatti, aveva la mamma inglese e il padre persiano, ma era nato e cresciuto a Zanzibar, perché era qui che papà lavorava come contabile. Proseguendo il percorso fra le stradine di Stone Town, non si può fare a meno di visitare il mercato e immergersi nella sinestesia di esperienze che coinvolgono tutti e cinque i sensi. Sulle bancarelle si trova di tutto, dai prodotti di artigianato locale ai gioielli, passando per i capi di abbigliamento. Curiosi sono, poi, i negozi che sono gestiti da varie cooperative femminili in cui è possibile trovare fra l’altro abiti, prodotti di bellezza, creme e fodere per i cuscini. Un’altra delle tappe obbligate è il Palazzo delle Meraviglie, che venne fatto realizzare dal terzo sultano di Zanzibar come regalo alla moglie. Peccato che avesse 99 concubine!