Perché la benzina non cala? Durante il lockdown dovuto all’emergenza coronavirus, sempre meno persone hanno utilizzato le proprie automobili e chiunque avrà notato un calo del prezzo dei carburanti. Le ragioni di questo abbassamento sono nel crollo del prezzo del petrolio, ma qualcuno ha fatto notare che in Italia la benzina non cala, oppure lo fa lentamente.
Ma se il prezzo del petrolio è sceso così drasticamente, perché il costo della benzina non scende in maniera altrettanto veloce?
E’ stato osservato, infatti, che in Italia benzina e gasolio scendono solo di un centesimo alla volta. Secondo gli esperti, in base al calo del petrolio, il crollo dei prezzi dei carburanti dovrebbe essere fra 15 e 20 centesimi al litro.
Sicuramente è notevole l’impatto che il crollo dei consumi ha creato in questo mercato. Con il lockdown, inevitabilmente si è ridotto il traffico (e l’inquinamento) ma si sono contratti anche i consumi di carburante.
Questo aspetto, che per alcuni dovrebbe fare scendere il prezzo di benzina e diesel, in realtà è un’arma a doppio taglio. Infatti, il crollo dei consumi riduce le economie di scala che permettono al settore di praticare prezzi più bassi.
Allo stesso tempo, bisogna ricordare che c’è un altro motivo perché non cala il prezzo della benzina. Il prezzo finale dei carburanti, infatti, è composto per due terzi da accise e Iva. Questi importi rimangono invariati sia in base ai consumi, che al prezzo del greggio.
Attualmente, il settore dei carburanti sta registrando perdite fino al 70% del fatturato, con la situazione nel nord Italia ancora più marcata, con punte del 90% in meno. Attualmente, la media sul territorio nazionale è di un prezzo di 1,429 euro al litro per la benzina, e 1,319 per il gasolio, in modalità self.