Zedda candidato presidente di centrosinistra alle prossime Regionali in Sardegna chiede fondo da 20 milioni per poter dirimere le questioni più che aperte sul tavolo delle trattative e delle contestazioni attualmente in corso d’opera tra agricoltori e pastori sardi e le istituzioni.
È intervenuto anche Massimo Zedda cioè il candidato presidente di centrosinistra alle prossime Regionali in Sardegna sulla questione della protesta dei pastori: “Al di là di quanto propone il governo, cioè l’ennesima commissione inconcludente – ha detto il sindaco di Cagliari -, quello che serve è un intervento immediato di legge, una misura per l’oggi, tampone, come già fatto a livello nazionale per il latte bovino attraverso l’istituzione di un fondo da almeno 20 milioni di euro”. Zedda ha chiarito anche che “già domani è invece necessario un patto di filiera, con la Regione e lo Stato garanti, perché maggiori benefici arrivino a chi produce”.
Intanto secondo Coldiretti già un milione di litri di latte è stato lavorato per essere dato in beneficenza, concesso agli animali oppure buttato via per colpa dell’atteggiamento degli industriali che ha costretto i pastori quasi al tracollo di fronte a compensi inferiori a 60 centesimi al litro, considerato un parametro al di sotto dei costi di produzione. I pastori hanno dunque urlato forte la necessità di procedere subito ad un commissariamento del Consorzio di tutela del Pecorino Romano Dop, responsabile con le sue scelte del crollo del mercato che ha messo in ginocchio gli allevatori. “Attendiamo che l’associazione industriali proponga a tutti i pastori della Sardegna il prezzo del latte che non ha voluto né trattare né modificare in questi mesi rimanendo sordo alle nostre proposte”, dichiara la Coldiretti.
Al momento la protesta si è trasferita nel Sarrabus, nella area sud-orientale dell’Isola, sulla Statale 125 “Orientale sarda”: un corposo numero di pastori si è ritrovato a presidiare l’area con i sindaci della zona. Una protesta pacifica nella quale gli allevatori si metteranno all’opera sul latte ovino per formare il formaggio e la ricotta che saranno poi distribuiti ai cittadini. La parte restante sarà, come anticipato, gettata a terra. “I sindaci sono uniti accanto ai pastori in questa battaglia – afferma il primo cittadino di Castiadas Eugenio Murgioni – in gioco c’è il frutto del loro lavoro e l’economia delle loro famiglie”.