Checche ne dicano al Cremlino, quella che era stata presentata come una semplice ‘missione’, quasi una formalità, in realtà si è tradotta in ben 55 giorni di durissima guerra, che ha comportato alle truppe russe un’ingente e preziosa perdita di uomini e mezzi.
Eppure oggi, nell’ambito di una propaganda che rimbalza continuamente fra i due paesi, Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha potuto finalmente annunciare quella che ha definito (con 50 giorni di ritardo), una “nuova fase dell’operazione speciale russa in Ucraina” ovvero, l’agognata offensiva nei confronti del Donbass: “Sta iniziando una nuova fase di questa operazione e sono sicuro che sarà un momento molto importante dell’intera operazione speciale”.
Intervistato da ‘India Today’, il ministro ha rimarcato che il fine resta “la completa liberazione delle Repubbliche di Donetsk e Luhansk”, affrettandosi ad aggiungere che non c’è la minima volontà di poter utilizzare armi nucleari ma, ha assicurato, “Solo armi convenzionali”.
Quindi, il responsabile degli Esteri di Mosca, ha motivato questa lunghissima guerra, spiegando che, ”La vera ragione”, risiede nel fatto “che i Paesi occidentali hanno violato le promesse alla leadership russa e hanno iniziato a spostare la Nato verso est dopo la scomparsa dell’Unione Sovietica“, si tratta dunque di “un’alleanza difensiva e non un minaccia alla nostra sicurezza”.
Dunque ha aggiunto Lavrov, quanto sta accadendo in Ucraina è frutto della volontà degli Usa e degli occidentali, di voler dominare il mondo: ”Gli eventi attuali hanno origine negli Stati Uniti e nel desiderio dell’Occidente di governare il mondo. Volevano mostrare al mondo che non ci sarebbe stata multipolarità, solo unipolarità, e hanno creato un trampolino (fraintendendo l’Ucraina, ndr) contro di noi ai nostri confini. Hanno pompato armi in Ucraina“.
Dal canto suo la Russia, ha osservato il ministro degli Esteri sottolineando “il coraggio e l’eroismo” dei soldati di Mosca, “sta sistematicamente attuando i piani per la liberazione di Donetsk e Luhansk”. E “Nel corso dell’operazione militare speciale l’Esercito russo sta attuando i compiti identificati dal comandante in capo supremo. Il piano per la liberazione delle Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk viene attuato sistematicamente e sono prese le misure per ripristinare la vita normale“.
Max