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“Per gli spettacoli all’aperto valgono le stesse regole degli stadi di calcio”, ammonisce Franceschini

Come spiegato in altri articoli, ‘giustamente’, continua a montare la protesta dei lavoratori e delle maestranze del mondo dello spettacolo che, così come per quanti impegnati a lavorare nella  cultura, non è affatto stata gradita l’umiliante decisione da parte del governo, di aprire gli spalti dello stadio Olimpico agli spettatori per gli Europei di calcio (a giugno), mentre per quel che riguarda teatri, cinema e concerti all’aperto, permane invece il divieto più assoluto.

La promessa del ministro Franceschini: “Riapriranno anche i luoghi al chiuso”

Una situazione assurda che oggi ha spinto il ministro Franceschini ad assumere una situazione ferma al riguardo e, in una nota viene spiegato che “in relazione alle notizie di stampa apparse stamattina riguardo ad una differenziazione tra la presenza del pubblico negli eventi sportivi e in quelli culturali, il Ministero della Cultura precisa che: sia nell’audizione di lunedì sia nelle proposte inviate ieri al Cts, il Ministro Franceschini ha chiesto che, “nel caso in cui si dovessero autorizzare eventi sportivi con pubblico, le stesse regole dovrebbero riguardare i concerti e gli spettacoli negli stadi o in spazi analoghi“.

Franceschini: “Mi prodigherò affinché possano riaprire anche i luoghi al chiuso”

Dunque, ha ‘promesso’ il ministro: ”Intendo fare tutto il possibile per garantire la riapertura di tutti i luoghi dello spettacolo, il settore è stato colpito molto duramente e ha avuto sostegni significativi in quest’anno ma sta attraversando una sofferenza enorme”. Quindi, intervenendo nell’ambito del question-time alla Camera, Franceschini ha rimarcato che “bisognerà puntare sui prossimi mesi che si prestano in Italia a una serie di eventi all’aperto. Riapriranno anche in condizioni di sicurezza i luoghi al chiuso”.

Il ministro Franceschini: “E’ anche in modo di far ripartire motivatamente il Paese”

Del resto, ha aggiunto, ”Abbiamo la possibilità, per come è fatta l’Italia, allargando un po’ le regole sui numeri, in sicurezza, di fare una grande stagione all’aperto perché abbiamo bisogno come paese di avere le nostre piazze, le nostre arene piene di musica, di cinema, di danza, di teatro e di attività culturali. E’ anche in modo di far ripartire motivatamente il Paese”.

Il ministro Franceschini: “Ho chiesto al Cts di poter passare al 50% della capienza”

Poi Franceschini ha ricordato che “E’ già in vigore una norma che prevede che in zona gialla riaprano i musei, che sono stati aperti, e di cinema e teatri con delle condizioni del protocollo di sicurezza molto dettagliate preparate e stese con le organizzazioni di categoria. Io ho sentito le categorie, ho incontrato due giorni fa il Cts e in una lettera ho chiesto nelle zone gialle di ampliare la capienza dei locali. Ad oggi nella norma è prevista la possibilità di riaprire con il 20% dei posti di una sala al chiuso, al massimo 200 persone, e al massimo 400 persone all’aperto. Ho chiesto al Cts di poter passare al 50% della capienza, fino 500 persone al chiuso e fino a 1000 all’aperto, con la possibilità alle Regioni, come è stato l’anno scorso, di dare deroghe per luoghi particolari che consentano di avere una capienza maggiore, magari anche con misure di precauzione maggiore”.

Franceschini: “Se si riapre per le partite di calcio, stesse regole anche per gli spettacoli”

Infine, ha concluso Franceschini: “Ho precisato oggi e l’ho scritto nella lettera di ieri al Cts che qualora venisse prevista la riapertura degli stadi per le partite di calcio, se nello stesso luogo si dovesse svolgere un concerto, le regole dovranno essere identiche e non ci potranno essere differenze perché non si va in base all’importanza dell’evento o al suo valore, ma si va in base a delle regole che devono essere uguali per tutti”.

Max