La situazione è quella che è, ed è giusto pensare anche ai ragazzi, perennemente in lotta con la precarietà di un lavoro. Così, finalmente, incalzato in merito dai sindacati, il governo ha annunciato di aver messo allo studio una pensione integrativa a vantaggio di tutti quei giovani penalizzati dalla discontinuità lavorativa. Ad annunciarlo, dopo un primo ‘giro d’assaggio’ tenutosi presso il ministero del Lavoro, dove si studia soprattutto la riforma generale del sistema pensionistico, sono stati rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.
Soddisfatta ‘la Triplice’: “Il governo ha condiviso”
Ovviamente ‘la triplice’ ha manifestato grande soddisfazione per questo primo ‘step’ e, come ha affermato al termine dell’incontro Luigi Sbarra (Cisl): “Il governo ha riconosciuto la richiesta unitaria circa la necessità di una pensione contributiva di garanzia”.
Dal canto suo il segretario della Cgil, Roberto Ghiselli, “Siamo soddisfatti del fatto che il governo non si sa presentato con un testo ‘prendere o lasciare’, ma si sia impegnato a valutare le nostre idee e sia disponibile al confronto”.
Per Pierpaolo Bombardieri (Uil), “E’ importante che il governo condivida la nostra richiesta che fino ad oggi non aveva mai avuto una risposta ufficiale”.
Max