Polemiche e tensioni sulle pensioni. Reddito di cittadinanza e pensioni continuano a non far star sereno lesecutivo. In assenza delle normative ufficiali ufficiali che regolino le misure fondamentali sul piano delle pensioni a firma 5stelle, sono le dichiarazioni a programmare lagenda politica. Sul fronte delle pensioni è il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, a placare gli animi e rasserenare: Ape Social e opzione in realtà scadute con il 2019 – verranno allungate con data retroattiva; ladattamento delletà pensionabile allaspettativa di vita – anchesso terminato con linizio del nuovo anno – sarà arrestato. Sul reddito, invece, è il ministro del Lavoro Luigi Di Maio ad inasprire i toni sul prolungamento o no agli stranieri lungo-soggiornanti: “Sarà per soli italiani”. Durigon ha confermato allAgi che il decreto legge che avrà “quota 100, pensioni di cittadinanza e reddito di cittadinanza” sarà approvato “la prossima settimana” con lattuazione “con data retroattiva dal primo gennaio dellApe social e di opzione donna”. Ha proseguito a dire che verrà anche “tolto ladeguamento delletà allaspettativa di vita: blocchiamo laspettativa di vita a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne”. Nel campo del pubblico impiego, ha sottolineato che il decreto fisserà le prime decorrenze per essere pensionati con quota 100 per il mese di luglio Se anche questo programma verrà mantenuto, i guai di natura applicativa saranno presenti. Lo stesso Durigon ha commentato il pericolo di una “prima fase caotica” ma “lInps sarà pronta a dare le necessarie risposte” agli italiani. “Stiamo mettendo in piedi una task force per far fronte alle richieste”. Quanto poi ai dubbi sollevati dalla Cgil, per la quale si è davanti ad una “misura previdenziale temporanea”, Durigon ha risposto: “Con il decreto diamo la possibilità a 350 mila persone di andare in pensione questanno e a 800 mila nel triennio: dai sindacati mi aspetto una posizione ben diversa.