All’alba del nuovo anno in molti attendono le novità del 2020 per quanto riguarda il tema delle pensioni. Come di consueto, gli assegni previdenziali sono oggetto di adeguamento poiché vanno rivalutati in base al costo della vita.
La buona notizia, che tutti aspettavano, è che la pensione nel 2020 è aumentata, anche se soltanto di poco. Gli assegni vengono infatti adeguati in base al tasso dello 0,40% che rappresenta la rivalutazione di quest’anno.
La notizia meno buona, invece, è che come sempre accade nel mese di gennaio, ci sarà un ritardo nel pagamento della pensione da parte dell’Inps. Fortunatamente si tratta di un posticipo di sole 24 ore, rispetto al primo giorno bancabile che è il 2 gennaio 2020. Il pagamento dovrebbe essere quindi effettuato, regolarmente, venerdì 3 gennaio 2020.
Ci sarà comunque l’aumento della pensione, anche se non farà girare la testa. Parlando di uno 0,40% in più, infatti, la pensione dovrebbe crescere soltanto di pochi euro. Bisogna specificare però che l’aumento della pensione non è destinato a tutti i titolari di assegno previdenziale.
Per poter godere dell’aumento della pensione più alto, infatti, l’assegno deve essere inferiore ai 1545,21 euro mensili. In tal caso, l’importo salirà fino a 6 euro in più al mese. La misura infatti è prevista soltanto per coloro che percepiscono fino a tre volte il valore del trattamento minimo, che è pari a 515,07 euro.
Per i pensionati che godono di assegni più alti, infatti, avranno un aumento che va proporzionalmente ad assottigliarsi di pari passo con il crescere del valore dell’assegno 2019. La percentuale di aumento quindi scende dallo 0,38% allo 0,16%.