Pensioni 2018: addio a conti e prepagate. Gli Italiani preferiscono il contante

    Tutti sono consapevoli che le riforme attuate dal governo Renzi in materia di lavoro hanno aumentato l’età pensionabile e che, anche se la nuova giunta lega-cinque stelle si sta impegnando molto sotto questo aspetto, una sua eventuale riduzione non sembra minimamente calcolabile. Però la maggioranza delle persone non sa che la pensione può essere prelevata in cash. Infatti il diretto interessato, quando inoltra la richiesta all’Istituto Nazionale delle Prevenzioni Sociali, può scegliere come prelevare la sua pensione, tra una serie di possibilità previste. Tra le opzioni più diffuse vi è l’accredito sul c.c del proprio istituto di credito o dell’ufficio postale, ma altri scelgono come strumento il libretto di risparmio. Altre opzioni consistono nell’accreditamento tramite prepagata, purchè possieda del numero identificativo del conto bancario. Però sono molti i pensionati che tutt’ora si recano fisicamente (o mandano qualcun altro) a ritirare alla posta i propri guadagni in denaro contante, per evitare tutte le scocciature burocratiche per istituire un nuovo conto corrente. Anche se questo sembra la via prescelta dai pensionati, bisogna ricordare che legge n. 214/2011 impone che il ritiro in contanti può essere applicato esclusivamente ai guadagni sotto i 1.000 €. Per tutti gli altri valgono le opzioni selezionate dall’Inps.Nel prelievo in banconote, non vengono contate tredicesime o bonus pensionistici. Questo vuol dire che se una persona ha come pensione un tetto di 800 euro, continuerà a ritirare la stessa cifra anche a dicembre, periodo nel quale il conto aumenterà a causa appunto della tredicesima. Vi è una differenza tra chi preferisce prendere i soldi in banca e alle poste. Il soggetto riceve il suo credito pensionistico solo a partire dalla prima data bancabile mensile, con qualche eccezione tra i due istituti. Per le poste valgono tutte le giornate comprese nei 6 giorni della settimana (esclusa domenica); invece gli istituti bancari non prevedono il sabato escluse. Quindi chi ha il conto alle poste può ricevere la pensione anche il sabato, mentre per i “bancari”, se il primo giorno del mese capita di sabato, dovranno attendere sino all’inizio della prossima settimana. Per conoscere i giorni dell’accredito pensionistico relativo al 2018, si può consultare il grafico realizzato dal sito Money.It