Il sospetto c’era fina da subito, ma bisognava attendere la conferma dell’autopsia per avere la certezza che a causare la morte di un pensionato romano di 68 anni fosse stata proprio la polverina sciolta nel bicchiere. Conferma che è arrivata aggravando notevolmente la posizione della 46enne dominicana già in carcere per rapina. La donna ora dovrà rispondere anche di omicidio.
Sì perché la 46enne spacciandosi per tal Patrizia e fingendosi interessata ad una amicizia aveva contattato il pensionato via social fino ad arrivare ad un invito a cena. Una volta a tavola a casa dell’uomo le è bastato aspettare il momento giusto per entrare in azione: sciogliere un narcotico nel bicchiere del 68enne.
Un gesto rapido mentre il pensionato era distante ed ecco che la polverina è pronta a fare il suo lavoro. Per la finta amica è bastato aspettare che il sonno prendesse il sopravvento per entrare in azione e depredare l’appartamento: via bancomat, carta di credito e iPhone.
Una scena agghiacciante e ripresa dalle telecamere che l’uomo aveva in casa. Ai carabinieri è bastato poi guardare nelle chat su Whatsapp web per capire che la donna lo aveva adescato e narcotizzato per poi fuggire con il bottino. Due giorni dopo l’appuntamento però i familiari preoccupati sono entrati in casa trovandolo morto nel letto.
Una morte naturale in apparenza tanto che la famiglia era già pronta al funerale. Eppure c’erano tanti dettagli che non tornavano agli investigatori che hanno scavato ancora fino a trovare le chat e i video della serata. Iniziata con un invito a cena e finita con l’uomo addormentato. Un sonno dal quale non si sarebbe più svegliato.
Una volta capito cosa poteva essere accaduto i carabinieri sono riusciti ad ottenere dalla Procura della Repubblica il sequestro della salma poche ore prima della cremazione già stata disposta dalla famiglia. Fondamentale per poter eseguire l’autopsia e capire così cosa avesse assunto suo malgrado l’86enne e quale fosse la causa della morte.
L’esame autoptico, riporta Repubblica, avrebbe attribuito il decesso a un’intossicazione acuta da benzodiazepine. Presumibilmente il narcotico sciolto nel bicchiere della vittima prima di cena lo scorso 19 settembre. La donna, con precedenti simili, ora si trova in carcere e al reato di rapina aggravata le è stato aggiunto quello di omicidio preterintenzionale.