(Adnkronos) – Anche la Nuova Zelanda pubblica un report sulla situazione degli abusi sessuali da parte dei preti. Il report arriva da Te Rōpū Tautoko, il gruppo di coordinamento tra la Chiesa e la Royal Commission che indaga sul tema. Il report, frutto di due anni di lavoro capillare riportato dai media vaticani, riporta un totale di 1.680 denunce fatte da 1.122 vittime contro religiosi e laici dal 1950 a oggi, con 592 presunti abusatori denunciati. In particolare, i decenni ‘60 e ‘70 risultano i più critici, con il 75% delle denunce che risalgono a quel periodo. Nei due anni di lavoro, Te Rōpū Tautoko ha esaminato i documenti informativi delle sei diocesi cattoliche del Paese e quelli raccolti in 43 congregazioni religiose cattoliche; la ricerca ha incluso, inoltre, i dati forniti da 428 parrocchie, 370 scuole cattoliche e 67 istituzioni di assistenza.
Secondo i risultati, il 14% delle denunce riguarda sacerdoti; l’8% religiosi appartenenti a ordini maschili e il 3% religiose di congregazioni femminili. Inoltre, sono 103 le denunce contro personale laico o volontari vicini alla Chiesa. Per quanto riguarda l’età delle vittime, si precisa che sulle 1.680 denunce, 1.350 si riferiscono a persone che erano bambini all’epoca dei fatti e di queste quasi la metà riportano abusi di natura sessuale. Sulla completezza del report, tuttavia, gli autori riconoscono che la ricerca si è potuta basare solo sulle segnalazioni registrate.
Il report viene accolto con favore dal cardinale John Dew, presidente della Conferenza episcopale della Nuova Zelanda. “Queste statistiche sugli abusi nella Chiesa cattolica che risalgono al 1950 sono orribili e qualcosa di cui ci vergogniamo profondamente; sono grato che sia stato fatto così tanto lavoro nella ricerca dei dettagli e nel renderli pubblici – ha dichiarato – mentre continuiamo a rispondere alla Commissione reale sugli abusi e costruiamo una Chiesa più sicura per tutti, spero fermamente che fatti come questi ci aiutino ad affrontare la triste realtà. La Chiesa imparerà da questo e affermerà il suo impegno nel lavoro di salvaguardia”.