Con i prezzi di per sé già ‘esagerati’ (provate da Roma ad andare a Pescara), i viadotti che a vederli fanno venire i brividi, quanto accaduto a Genova in estate – e ‘cosa’ sfiorato’ nella notte in una galleria ligure – oggi il Mit (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), ha annunciato che per l’anno alle porte (2020), sul 95% della rete autostradale in concessione non saranno attuati aumenti sulle tariffe.
Come illustra la nota diffusa dal Mit, ”Si conferma l’ulteriore congelamento degli incrementi tariffari relativi agli anni precedenti per le società Concessionarie: Strada dei Parchi (sospesi 12,89% per l’anno 2018 e 5,59% per l’anno 2019), Autostrade per l’Italia (sospeso 0,81% per l’anno 2019), Milano Serravalle (sospeso 2,62% per l’anno 2019). Si fa presente che, relativamente alla Concessionaria Strada dei Parchi, l’incremento tariffario è ulteriormente sospeso fino al 31 ottobre 2021 ai sensi della la legge 12 dicembre 2019, n. 156 ‘Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 ottobre 2019, n. 123, recante disposizioni urgenti per l’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici’. Sulle autostrade A24 e A25 continueranno ad applicarsi le tariffe di pedaggio vigenti alla data del 31 dicembre 2017″.
Inoltre, si legge ancora nella nota, saranno “Differiti dal decreto milleproroghe, gli incrementi tariffari previsti dal prossimo 1° gennaio 2020 per la quasi totalità della rete autostradale. La norma, infatti, per le Concessionarie per le quali il periodo regolatorio è pervenuto a scadenza: RAV, SAT, Strada dei Parchi, Satap (A4), Milano Serravalle, Brescia Padova, Autostrade per l’Italia, Asti-Cuneo, SALT (Autocamionale della Cisa), Autostrada dei fiori (Tronco A10), Autostrada dei Fiori (Tronco A6), SALT (Tronco Ligure Toscano), SAV, SITAF, Tangenziale di Napoli, CAS, stabilisce che il termine per l’adeguamento delle tariffe autostradali relative all’anno 2020 è differito sino alla definizione del procedimento di aggiornamento dei Piani economici finanziari predisposti in conformità alle delibere adottate dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART)”. Infine, conlude la nota, “per le società Concessionarie per le quali il contratto di concessione risulta scaduto: ATIVA, Autostrada del Brennero, Autostrade Meridionali, Autovie Venete, Satap (A21), non è stato concesso alcun incremento tariffario”.
Ma, allora, ‘tutti salvi’? Purtroppo no. Diversamente, il Mit ha dispoto un incremento tariffario per: CAV 1,20%, Autovia Padana 4,88%, Bre.Be.Mi. 3,79%, e Pedemontana Lombarda 0,80%.
Max