“Quando la sinistra si ricompone, e parliamo di persone che hanno costruito il Pd, quando c’è la volontà di superare le divisioni, io sono sempre contenta”. Livia Turco porta il suo punto di vista da “militante del Pd”, sottolinea subito, nella discussione che ha aperto Massimo D’Alema e sull’ipotesi di rientro degli ex dem ora in Articolo 1.
“Sono molto stupita di questo dibattito, io penso che il progetto sia quello di rinnovare e unire la sinistra e il centrosinistra, costruire questo campo largo di cui parla Letta, sanare le ferite del passato guardando avanti -spiega la ex ministra e deputata all’Adnkronos-. Questo mi pare anche il senso delle Agorà, che condivido molto: mettere insieme le persone, mescolarle, per guardare meglio ai problemi della società, costruire legami nuovi e una prospettiva nuova”.
La Turco sottolinea ancora: “Di tutto questo abbiamo bisogno, non di nostalgie né di recriminazioni, ma di pensieri nuovi e pratiche nuove. Non dimentichiamo la quantità di persone che non va a votare, il distacco che permane rispetto alle sofferenze più acute e il fatto che, come ha detto con parole sante il presidente Mattarella, i nostri giovani hanno bisogno di punti di riferimento”.
(Adnkronos) – “E se questo è il processo da costruire c’è bisogno di unire le forze. Quindi sono felice che D’Alema e Articolo1 si sentano parte integrante di questo processo e che si superino ferite e steccati”, sottolinea ancora la Turco.
Ma se questa è la prospettiva che il Pd deve mantenere, perché le parole di D’Alema hanno sollevato discussioni e polemiche proprio tra i dem? “Io non conosco le dinamiche del Pd, non ho il punto di vista delle correnti. Sono una militante di base che trova nella società aperture e interesse. Da militante vedo quanto bisogno c’è bisogno di tutto questo e mi prodigo in tal senso. Sono attiva, ci sono mondi sociali molti attivi e attenti”, replica la ex parlamentare.
“Non conosco e non mi interessano le dinamiche interne del Pd, da militante attiva faccio il tifo per un progetto in cui si voglia innovare per una sinistra capace di curare le ferite, di prendersi cura delle persone, dei giovani, coerente con i drammi del dopo pandemia -sollecita la Turco concludendo il suo ragionamento-. Questa sinistra ha bisogno di unire tutte le forze e sono ben felice che dentro un percorso di questo tipo si uniscano tutte le forze e si sanino no le ferite”.