PD, LE RIFORME CONTINUANO A NON CONVINCERE LA MINORANZA E RENZI DIROTTA IL TESTO IN AULA: ’PRESTO’


“Siamo un binario morto”, questa, lapidaria, la dichiarazione con la quale ieri la minoranza Pd ha commentato gli esiti dell’incontro sulle riforme. Il segnale che qualcosa non stava andando per il verso giusto, l’ha dato l’abbandono del tavolo da parte del capogruppo dem in commissione Affari costituzionali e membro della minoranza, Doris Lo Moro. A quanto sembra, è un ragionamento per nulla condiviso quello sull’art.2, intoccabile per maggioranza e governo, cosi come l’art.1, che determina funzioni e garanzie del nuovo Senato. E non lascia grandi speranze Lo Moro che commentando il ddl Boschi ha sottolineato: “Valuteremo ma non credo che la voteremo”. Dal canto suo il ministro Boschi ha gettato acqua sul fuoco spiegando che nulla è deciso:  “No, non è saltato nessun tavolo. Mi dispiace per quello che dice la Lo Moro, ma stiamo lavorando seriamente e stiamo cercando di raggiungere un accordo anche sulle funzioni del nuovo Senato. Stiamo lavorando per raggiungere un’intesa – ha tenuto a ribadire il ministro – Non siamo preoccupati per i numeri”. La Boschi si è detta quindi fiduciosa sperando in “un accordo ampio in Parlamento. Sappiamo che il tempo stringe e c’è la volontà di approvare la riforma prima della legge di Stabilità”. Voci di corridoio tuttavia dicono che entro domani il Pd starebbe pensando di chiedere la calendarizzazione in aula del ddl riforme. “Una mossa per stanare Grasso”, ’si dice’.  Intanto in commissione, la presidente Finocchiaro ha dichiarato “inammissibili” gli emendamenti al ddl Boschi.

M.T.