I casi di cronaca parlano sempre più spesso di aggressioni da parte di cani genericamente definiti “molossi” che, quando mordono, posso anche uccidere altri animali e ferire anche gravemente gli umani a causa della mole e della loro potenza del loro morso.
La 15enne azzannata a Tarquinia nel cortile condominiale, è stata ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Gemelli di Roma
È quel che è accaduto a Tarquinia, in provincia di Viterbo, dove, come si legge nelle cronache, una ragazza di 15 anni è stata morsa da un “cane da presa” nel cortile condominiale ed è stata ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Gemelli di Roma. L’animale rischia di essere soppresso, mentre il proprietario rischia una denuncia per lesioni.
La 15enne azzannata a Tarquinia: l’Oipa chiede al legislatore di regolamentare la detenzione di determinati tipi di cani
A tal proposito, l’Organizzazione internazionale protezione degli animali (Oipa), chiede al legislatore di regolamentare la detenzione di determinati tipi di cani che troppo spesso, anche per via delle mode del momento, vengono scelti anche da persone non in grado di gestirli correttamente.
La 15enne azzannata a Tarquinia, l’Oipa chiarisce che “Non esiste un elenco od una lista di cani ritenuti pericolosi”
Ma, vista il continuo susseguirsi di casi di aggressione, come gestire un cane cosiddetto “pericoloso” e cosa dice la legge sulla loro gestione? Risponde l’Oipa che chiarisce come anzitutto non esista un elenco lista di cani ritenuti “pericolosi”.
Nel 2006 il Ministero della Salute ha emesso un’ordinanza riguardante la “tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani”, nella quale era prevista una lista di razze canine ritenute pericolose. Successive ordinanze hanno poi abolito questo elenco a causa della relativa incertezza e, soprattutto, della discriminazione delle razze.
La 15enne azzannata a Tarquinia, il legale dell’Oipa: “Attualmente la pericolosità di un cane viene determinata a seconda di fatti specifici”
Come tiene a rimarcare in proposito l’avvocato Claudia Taccani, responsabile dell’Ufficio legale dell’Oipa: “Attualmente la pericolosità di un cane viene determinata a seconda di fatti specifici. In caso morsicatura o zuffa tra cani, infatti, il cane e il suo proprietario vengono segnalati al Servizio veterinario pubblico, che tiene un registro dei cani dichiarati aggressivi, e sono obbligati a seguire un corso formativo. Il corso – prosegue il legale – è organizzato dal Comune, insieme al servizio veterinario dell’Azienda sanitaria locale, avvalendosi della collaborazione degli Ordini professionali dei medici veterinari e di associazioni di protezione animale. Le spese sono sostenute dal proprietario del cane impegnativo”. Inoltre, a seconda del grado di pericolosità, valutata da un veterinario, scatta l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa e l’obbligo di utilizzare il guinzaglio e la museruola nelle strade e nei luoghi aperti al pubblico.
La 15enne azzannata a Tarquinia, e se è invece il nostro cane ad essere aggredito da un altro, cosa dobbiamo fare?
Intanto, raccomanda l’avvocato Claudia Taccani, “Prendere subito i dati del proprietario o detentore del cane aggressore e farsi aiutare da persone presenti che possano testimoniare quanto accaduto e identificare il responsabile, anche contattando la polizia locale”, aggiungendo che “Si tratta di un danno risarcibile perché il cane, anche se è un essere senziente, viene considerato come un ‘bene’ facente parte del patrimonio e, inoltre, si ha il diritto di ottenere il rimborso delle spese veterinarie sostenute e delle cure necessari. È necessario quindi portare il cane dal veterinario per i controlli, provvedere alle cure e tenere tutta la relativa documentazione probatoria”.
La 15enne azzannata a Tarquinia, ecco altri casi in cui una persone viene coinvolta in una zuffa tra cani
Situazione totalmente diversa se nella zuffa viene ferita anche una persona, in questo caso, osserva ancora il legale dell’Oipa, si configura il reato di lesione colposa con conseguente denuncia e risarcimento del danneggiato.
Ed ancora: in caso di zuffa tra due o più quadrupedi, gli animali devono essere tenuti in osservazione per 10 giorni al fine di verificare che non sussista la possibilità dell’insorgere di patologie pericolose come la rabbia. Il controllo si verifica con vista a domicilio da parte del personale delle Aziende sanitarie, o il detentore può essere obbligato a recarsi presso il Servizio veterinario con il proprio animale.
Max