Nemmeno la scorza dura che ha da sempre forgiato la sua carriera ha potuto salvarlo: Patrick Day non ce l’ha fatta. Il pugile statunitense è morto nella notte dopo essere finito in coma a causa di un colpo ricevuto durante la decima ripresa del match contro Charles Conwell a Chicago. Un durissimo colpo che lo ha messo al tappeto facendogli perdere i sensi.
Immediato l’intervento dei medici che lo hanno operato d’urgenza al cervello senza però riuscire ad evitare il peggio. Day dopo essere finito in coma ha smesso di lottare. Aveva 27 anni il pugile nato a Freeport, a New York. Ha coltivato la sua passione per gli studi nonostante i tanti impegni sul ring riuscendo addirittura a laurearsi in salute e benessere.
La sua carriera è iniziata subito nel migliore dei modi, riuscendo a centrare 75 vittorie nei circuiti amatoriali che gli hanno poi permesso di fare il grande salto nel professionismo. Un duro colpo lo ha messo KO dopo giorni di agonia: “A nome della famiglia, della squadra di Patrick e delle persone a lui più vicine, siamo grati per le preghiere e le espressioni di sostegno e amore per Pat“, ha detto il promotore DiBella.