Sempre che ‘realmente’ tutto ciò avvenga in tempi rapidi, il tanto discusso passaggio ai veicoli elettrici sarà molto più difficile di quanto non sembri oggi.
Certo, in termini di inquinamento, il divieto di immatricolare nuove auto con motori a combustione interna alimentati da combustibili fossili a partire dal 2035, è oggi un piano ambizioso.
C’è anche da dire che, nonostante i prezzi ‘folli’, le immatricolazioni di nuove auto elettriche sono in crescita, con i mercati orientali in ritardo rispetto a quelli occidentali.
Tutto questo in prospettiva, anche se mancano 10 anni agli ambiziosi obiettivi dei funzionari dell’UE, a ragione, l’esperto di automobili di carVertical Matas Buzelis ha condiviso le sue intuizioni sui problemi a cui le autorità non sembrano prestare attenzione.
Il passaggio all’auto elettrica: i vantaggi evidenti, ma per quanti possono permetterselo
Intanto, tiene subito a precisare l’esperto di automobili di carVertical, “Nel 2021, la quota di veicoli elettrici su tutte le auto ispezionate sulla piattaforma di controllo storico era solo dello 0,2%. L’anno successivo è raddoppiata allo 0,4% e nel 2023 è salita allo0,6%. Anche se i numeri possono sembrare solo una goccia nell’oceano, decine di migliaia di veicoli elettrici sono sottoposti a controlli dello storico di un veicolo”. E se, come spiega Buzelis, “Sempre più automobilisti tendono a passare ai veicoli elettrici. Sono la manutenzione e i costi di gestione a renderlo una scelta obbligata. Sebbene i valori delle auto elettriche siano preoccupanti, i veicoli elettrici sono più facili da gestire perché sono meno soggetti a guasti e richiedono meno manutenzione, senza dover cambiare liquidi e filtri ogni 30 mila chilometri”. Va però tenuto conto che “La ricarica richiede molto tempo per abituarsi, ma gli automobilisti che hanno sviluppato con successo le loro abitudini di ricarica della batteria la trovano molto più comoda del rifornimento di carburante. Di solito caricano i loro veicoli di notte e solo in rare occasioni si recano alle stazioni di ricarica pubbliche”.
Il passaggio all’auto elettrica: l’infrastruttura è il fattore limitante
Tuttavia, spiega ancora l’esperto di carVertical, “Anche se gli automobilisti possono permettersi un veicolo elettrico, non significa necessariamente che saranno in grado di conviverci”. Infatti, tiene a rimarcare, “Chi non ha un impianto di ricarica di proprietà o un punto di ricarica da utilizzare durante l’orario di lavoro si troverà a dover affrontare dei disagi, poiché l’utilizzo dei caricabatterie pubblici non è così semplice come lo è oggi il rifornimento di carburante. Non solo richiede molto più tempo rispetto al rifornimento di benzina o gasolio, ma di solito richiede l’installazione di applicazioni specifiche che sono fondamentali per i sistemi di ricarica. Non è nemmeno lontanamente paragonabile al processo a cui gli automobilisti sono abituati quando si tratta di fare rifornimento, in quanto non c’è la pratica del "riempi e paga"”.
Il passaggio all’auto elettrica: molto efficienti in città, non sono altrettanto efficienti sulle autostrade e sulle strade secondarie
Inoltre, avverte Matas Buzelis, “mentre i veicoli elettrici sono molto efficienti in città e in ambienti in cui la frenata costante è inevitabile, le auto elettriche non sono altrettanto efficienti sulle autostrade e sulle strade secondarie. Esiste una proporzione quadrata tra la velocità e la resistenza aerodinamica, il che significa che se la velocità aumenta di due volte, la resistenza si quadruplica. Questo riduce l’autonomia e la velocità di crociera di un margine considerevole, rendendo le auto elettriche non ideali per i viaggi più lunghi”.
Il passaggio all’auto elettrica: ecco i problemi a cui non molti pensano
In realtà, prosegue l’esperto, “i problemi maggiori sono quelli di cui pochi parlano. In primo luogo, alcuni parcheggi multipiano non sono stati progettati per auto pesanti come i veicoli elettrici. Il peso delle batterie implica che i veicoli elettrici sono molto pesanti e alcune strutture, come i parcheggi multipiano o i ponti, potrebbero richiedere una revisione e una nuova valutazione da parte delle autorità. Inoltre, ci sono incertezze anche sulla sicurezza dei veicoli elettrici”.
Il passaggio all’auto elettrica: “Finora i vigili del fuoco hanno avuto difficoltà a spegnere i veicoli elettrici con batterie“
Infine, non senza destare ansie, rivela Buzelis, “Poiché le batterie catturano grandi quantità di energia, le fiamme sono estremamente difficili da estinguere in caso di incendio. Finora i vigili del fuoco hanno avuto difficoltà a spegnere i veicoli elettrici con batterie di grande capacità. La situazione si fa ancora più estrema se un EV prende fuoco nel parcheggio sotterraneo, ad esempio sotto gli edifici residenziali. Ciò che pone ancora più domande sul futuro dei veicoli elettrici è la loro condizione a 20 anni dalla produzione”.
Dunque, conclude l’esperto di carVertical, “Oggi c’è un’ampia scelta di auto elettriche usate, ma tra 10 anni ci saranno EV più vecchi. Che valore avranno sul mercato dell’usato, con le batterie che stanno già esaurendo il loro ciclo di vita?”
Max