Uova e colombe non bastano a invertire il trend di calo dei consumi. Questi hanno infatti registrato per Pasqua una caduta del 13,8% e anche per lo stesso “consumo turistico” si conferma che solamente il 7,5% delle famiglie si è mossa nel periodo di Pasqua e Pasquetta pari a 1,8 milioni di famiglie (4 milioni e 600 italiani). E’ quanto sostiene – nella consueta ridda di rilevazioni del periodo – una nota di Adusbef e Federconsumatori firmata dai presidenti Elio Lannutti e Rosario Trefiletti. “Il campione delle famiglie del Onf già interrogato nei giorni precedenti si legge – ha confermato a consuntivo i dati già preventivati e pubblicizzati in merito ai consumi di Pasqua. Ancora dati molto negativi che confermano il forte condizionamento che la situazione economica del paese e delle famiglie soffrono”. “La riduzione dei consumi – prosegue la nota – ha registrato una caduta del 13,8% in generale con valori che oscillano da un meno 8 per le carni ovine, drammaticamente calano uova e colombe con un meno 21,5% rispetto ai dati del 2013. Anche per lo stesso ’consumo turistico’ si conferma che solamente il 7,5% delle famiglie si è mossa nel periodo di Pasqua e Pasquetta pari a 1,8 milioni di famiglie (4 milioni e 600 italiani ), dati clamorosi ma certamente prevedibili vista l’attuale situazione e su cui bisognerà intervenire. Da un lato su una politica economica radicalmente diversa dal passato per dare lavoro soprattutto ai giovani, dall’ altro facilitando e migliorando percorsi turistici e di accoglienza in un Paese come il nostro che molto potrebbe dare in tal senso”.