Un team di specialisti del Policlinico di Bari ha eseguito un intervento complesso che ha salvato la vita di una donna incinta, colpita da un tumore alla tiroide in rapida evoluzione, e della sua bambina. La paziente, di 29 anni e alla prima gravidanza, è stata sottoposta a un’operazione combinata di parto cesareo e rimozione del tumore tiroideo, grazie alla collaborazione di endocrinologi, oncologi, chirurghi, neonatologi e anestesisti. Questo intervento, reso necessario dalla gravità della malattia, si è svolto in un’unica seduta operatoria, permettendo sia la nascita sicura della bambina sia la rimozione della neoplasia.
L’allarme è scattato durante le analisi di routine della gravidanza, quando un valore anomalo ha messo in guardia l’endocrinologo Sebastio Perrini, che ha ordinato esami più approfonditi. La diagnosi ha rivelato un tumore tiroideo con metastasi bilaterali nella regione cervicale. Data la rapidità di progressione della malattia, è stato necessario intervenire chirurgicamente. Al Policlinico di Bari, un team multidisciplinare si è subito attivato per pianificare l’operazione, sotto la guida di Francesco Giorgino, direttore dell’Unità di Endocrinologia, e Angela Pezzolla, responsabile della Chirurgia generale ‘Marinaccio’.
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Dopo aver analizzato attentamente il caso, il team medico ha deciso di procedere con un’operazione combinata. La paziente, giunta alla 37ª settimana di gravidanza, presentava anche un rischio aggiuntivo per il feto, dovuto a un’anomalia del cordone ombelicale. Per garantire la salute di madre e figlia, è stato deciso di effettuare il taglio cesareo seguito dall’asportazione del tumore in un’unica seduta. L’operazione è stata eseguita senza complicazioni, e la bambina, del peso di quasi tre chili, è stata subito affidata alle cure dei neonatologi guidati dal dottor Nicola Laforgia.
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Dopo la nascita, il team chirurgico ha proseguito con la rimozione della tiroide e dei linfonodi colpiti dalle metastasi. La paziente dovrà ora sottoporsi a radioterapia metabolica per completare il trattamento. “Il successo di questo intervento complesso è stato reso possibile grazie alla tempestività della diagnosi”, ha dichiarato la dottoressa Pezzolla. La diagnosi precoce dei tumori tiroidei è fondamentale per garantire una prognosi favorevole, mentre ritardi possono comportare trattamenti più invasivi.
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